Nicaragua: nuovo trionfo elettorale per Daniel Ortega e il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale

Il presidente uscente della Repubblica del Nicaragua, Daniel Ortega, viene riconfermato alla presidenza per il terzo mandato consecutivo. Il popolo si è espresso in modo chiaro: Ortega alla guida del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN) ha ottenuto il 72,1% dei voti, mentre il suo avversario più vicino è stato Maximino Rodriguez del Partito Liberale Costituzionale (PLC) fermo al 14,2% delle preferenze.

Alla notizia della riconferma di Ortega alla presidenza migliaia di simpatizzanti dell’FSLN si sono riversate per festeggiare nella strade di Managua. I sondaggi che davano Ortega in netto vantaggio non si sono sbagliati. Insieme all’ex comandante guerrigliero, come vicepresidente viene eletta Rosario Murillo.

I motivi della larga riconferma ottenuta da Ortega sono da ricercarsi nelle politiche sociali portate avanti in favore dei meno abbienti, oltre che negli investimenti pubblici nelle infrastrutture, per l’elettrificazione del paese, per la salute e l’educazione. Politiche di sostegno alla cultura e allo sport sono state implementate con forza e convinzione.

Da non dimenticare lo sviluppo e il rafforzamento della cooperazione con la Cina, come si evince dai lavori per la realizzazione del canale del Nicaragua che sta attraendo numerosi investimenti nel paese.

Da sottolineare che le elezioni si sono svolte in un clima disteso e senza la segnalazione di alcuna irregolarità nel paese da parte degli osservatori internazionali invitati ad assistere alla tornata elettorale.

Tra i messaggi di congratulazioni per questa nuova vittoria ottenuta dal Comandante Ortega, vi sono quello del Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolas Maduro che parla di «vittoria della Patria Grande in Nicaragua»; così come il leader cubano Raul Castro che afferma come con questa schiacciante vittoria «Nuestra America potrà continuare a contare sul Nicaragua per avanzare verso la giustizia e la prosperità per il nostri popoli».

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