Nicolas Maduro auspica una nuova unione in America Latina e nei Caraibi


da italia.embajada.gob.ve

Repubblica Dominicana, 25 gennaio 2017 (MPPRE) - Il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro Moros, ha invitato a una nuova unione all'interno della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC), per superare le attuali sfide del mondo.


"È giunto il momento per una nuova unione per l'America Latina e i Caraibi. Dobbiamo riconoscere che le sfide economiche, commerciali e finanziarie del mondo di oggi solo possono essere affrontate attraverso al cooperazione [...] il Venezuela auspica a una nuova unione tra i paesi dell'America Latina", ha detto il Presidente venezuelano durante il suo discorso nella riunione plenaria dei capi di Stato e di governo del V vertice della CELAC.


Ha poi segnalato che fattori esterni hanno cercato di creare divisioni tra i paesi della regione, con l'intento di promuovere il confronto tra i governi di sinistra e di destra, indebolendo l'unità fra i popoli.


Agenda di consultazione presidenziale


Durante il suo discorso, il Capo di Stato venezuelano ha ribadito la necessità di stabilire un'agenda per le consultazioni e decisioni presidenziali che prenda in considerazione i principali problemi economici, commerciali, finanziari, politici, culturali e dell'immigrazione, come anche le tematiche della pace e dello sviluppo della regione.


Inoltre, il Presidente venezuelano ha proposto di istituire un meccanismo di consultazione permanente che porti all'organizzazione di un vertice straordinario della CELAC, per affrontare tutte le attuali problematiche che affliggono i paesi dell'America Latina e dei Caraibi.
Allo stesso tempo ha dichiarato che, se la regione affrontasse unita con un approccio comune le questioni prioritarie, potrà invertire qualsiasi decisione che mira ad influenzare la vita e i diritti dei popoli.


Appoggio al Venezuela


Il Presidente Maduro ha infine colto l'occasione per ringraziare i 33 Stati membri della CELAC per aver incluso, nella dichiarazione centrale del V vertice CELAC, l'appoggio al Venezuela rifiutando e chiedendo l'abrogazione del decreto emanato dall'ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, con cui dichiara il paese sudamericano come una "minaccia inusuale e straordinaria" per la sicurezza degli Stati Uniti.


Ha poi ringraziato per il sostegno, dell'Organismo multilaterale, ai colloqui di pace che si stanno svolgendo in Venezuela con i settori dell'opposizione, che sono inoltre promossi dall'Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR), dal Vaticano e degli ex presidenti di Spagna, Panama e Repubblica Dominicana, rispettivamente José Luis Rodríguez Zapatero, Martín Torrijos e Leonel Fernández.

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