Venezuela, l'alleanza di opposizione sul punto di esplodere

Tensione alta tra le fila della Mesa de la Unidad Democrática (MUD), l’eterogenea coalizione di partiti che si colloca in opposizione al chavismo. Invidie, voglia di protagonismo, ricerca di visibilità per guadagnare la candidatura alle prossime presidenziali oltre a forti divergenze di tipo politico hanno portato l’alleanza ad essere «sul punto di esplodere», come rimarcato dal giornalista José Vicente Rangel nel suo programma televisivo ‘Los Confidenciales’.

La litigiosa alleanza costruita per vincere le scorse elezioni legislative - come poi effettivamente avvenuto - mostra già le prime grosse crepe. Il Segretario Generale della MUD, Jesús Chuo Torrealba, non nasconde la propria insoddisfazione per quanto avviene nella coalizione, ma soprattutto per il comportamento tenuto da Henrique Capriles Radonski, uno dei maggiori leader dell’alleanza che con le sue iniziative politiche non concordate rischia di creare confusione.

Crescono inoltre le tensioni tra partiti: Acción Democrática ha preso le distanze dalla coppia formata da Primero Jusitcia e il suo alleato Voluntad Popular. Un partito che si contraddistingue per il suo continuo incitamento alla violenza ed al golpe, il cui leader Leopoldo Lopez è attualmente incarcerato per il ruolo svolto durante le guarimbas; le proteste violente che nel 2014 insanguinarono le strade del Venezuela. Mentre Un Nuevo Tiempo, partito di Manuel Rosales, ha abbandonato l’alleanza per avanzare una propria proposta politica.

José Vicente Rangel rende poi noto che queste differenze e fratture hanno generato malcontento nei piccoli partiti che non si sentono per nulla presi in considerazione nell’ambito dell’alleanza. Secondo le previsioni del giornalista i dissidi rischiano di portare «il caos nell’alleanza» oltre a un’inevitabile disillusione nei suoi elettori che non hanno vista realizzata nemmeno una delle promesse elettorali della MUD.

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