Il giornalista messicano Monlui Ricardo Cabrera è stato ucciso nello stato di Veracruz all'uscita da un ristorante domenica.
Cabrera è stato ucciso dopo aver cenato con la moglie e il figlio a Veracruz, la zona considerata la più pericolosa per i giornalisti secondo un'indagine Commissione statale per la cura e la protezione dei giornalisti. "Nessun membro della sua famiglia è stato ferito," ha dichiarato Jorge Morales, segretario esecutivo della Commissione creata nel 2012 dopo la morte di 9 giornalisti in pochi mesi, ad AFP.
Monlui era il direttore di un quotidiano economico locale, El Politico, e nei suoi ultimi articoli oltre alle questioni politiche si era interessato dell'industria della canna da zucchero.
Una fonte anonima vicina all'ufficio del procuratore locale ha dichiarato che Monlui e la sua famiglia erano stati invitati a pranzo in un noto ristorante nella città di Yanga. Mentre stavano camminando verso la loro macchina, un'altra autovettura si è fermata e due uomini armati hanno aperto il fuoco, lasciando il corpo di Monlui disteso sull'asfalto.
L'ultimo giornalista a essere stata ucciso era stato Cecilio Pineda, giustiziato all'inizio di questo mese nello stato di Guerrero mentre riposava su un'amaca.
Il Messico è il paese più pericoloso in America Latina per i giornalisti, soprattutto coloro che indagano per rivelare al paese le reti criminali e la corruzione.
Sono stati almeno 48 i giornalisti uccisi in Messico nel 2016 e 72 nel 2015, secondo la Commissione creata nel 2012. L'alto tasso di impunità per i crimini di questi omicidi fa in modo che raramente gli assassini pagano per i loro crimini.
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