Venezuela. Maduro annuncia 8 misure per contrastare le sanzioni e liberare il paese dal dollaro



di Fabrizio Verde

«Sconfiggere e superare tutte le forme di guerra economica», queste le parole del presidente venezuelano Nicolas Maduro, che ha presentato all’Assemblea Nazionale Costituente 8 leggi e ulteriori misure necessarie ad affrontare la guerra economica e le sanzioni imposte dagli Stati Uniti d’America. Un illegale blocco economico che come primo effetto ha causato il blocco dell’importazione di 18 milioni di scatole di cibo destinate alla distribuzione attraverso i CLAP.

«Oggi sono venuto con un unico obiettivo: iniziare una nuova giornata di lotta contro la guerra economica e per la costruzione del modello economico previsto nel ‘Plan de la Patria’», ha affermato il presidente di fronte ai deputati costituenti. «Ho portato alcuni materiali molto importanti riguardanti questa importante battaglia lunga 4 anni, così come una serie di proposte e 8 leggi per affrontare e risolvere l’aumento dei prezzi, l’inflazione indotta; per affrontare la guerra economica, punire gli speculatori e affinché l’ANC e il governo rivoluzionario possano affrontare insieme questa storica battaglia per la pace, la stabilità e la felicità economica del popolo».

Maduro ha inoltre aggiunto di essere «venuto per proporre un piano costituente per sbloccare il paese». Un piano diretto a contrastare la guerra economica e «il piano di aggressione al Venezuela Trump-Borges».

Da questo punto di vista il Venezuela è forse l’unico paese al mondo dove gli esponenti dell’opposizione lavorano affinché una potenza straniera - gli USA in questo caso - imponga sanzioni sempre più pesanti dirette a strozzare l’economia nazionale. Con le conseguenze più pesanti tutte a carico della popolazione, già stremata da oltre 4 mesi di inaudite violenze scatenate dall’opposizione golpista.

Leggi consegnate da Maduro per la discussione in seno all’Assemblea Nazionale Costituente:

1. ‘Ley de Abastecimiento Soberano y de Precios Acordados’ per creare un nuovo sistema volto a fissare i prezzi massimi di vendita al pubblico di 50 prodotti e servizi fondamentali. Lo Stato giocherà un ruolo fondamentale come giudice e vigilante sui prezzi.

2. Una legge per istituire la figura dei procuratori popolari al fine di controllare i prezzi. Maduro ha dichiarato che dovranno essere «gli occhi, le orecchie e le mani del Venezuela, nelle città, nelle strade e nei quartieri». Saranno dotati di presenza giuridica e potere d’azione, e accompagnati da un pubblico ministero e un difensore civico.

3. La terza legge autorizzerà il funzionamento di case di cambio in tutto il paese, per sconfiggere i meccanismi che permettono di fissare il prezzo del dollaro da Miami (portale DolarToday). La direzione delle case di cambio sarà affidata alla Banca Centrale del Venezuela e alla Commissione Economica Nazionale.

4. ‘Ley de la Promoción y protección de la inversión extranjera en Venezuela’: che consentirà di migliorare le condizioni per le imprese straniere che decidono di investire in Venezuela.

5. Nuovo regime per gli investitori e nuovo regime tributario per lo sviluppo sovrano dell’Arco Minero dell’Orinoco. L’obiettivo è incamerare attraverso lo sviluppo minerario un terzo delle valute straniere che in precedenza entravano grazie alle esportazioni di petrolio.

6. Una legge diretta a colpire chi ha creato grandi patrimoni sfruttando le condizioni date dalla guerra economica. «Che siano loro a pagare lo sviluppo economico del paese», ha tuonato Maduro. Al tal fine il presidente ha chiesto un’investigazione speciale per determinare chi siano i beneficiari di queste grandi fortune prodotte durante la guerra economica. L’Assemblea Nazionale Costituente è stata sollecitata, attraverso la sua commissione di controllo, ad appurare l’origine e la localizzazione di tali fortune.

7. Unidad Tributaria Punitiva: affinché «vengano perseguiti tutti i crimini commessi nel campo dell’economia contro il popolo». Una legge che sarà applicata contro tutti coloro che effettuano speculazione.

8. Creazione di AgroSur: un grande consorzio volto a coordinare a livello nazionale tutti gli sforzi produttivi dei 20 principali settori del paese.

Liberazione dal dollaro

In merito alle sanzioni, Maduro ha indicato che il paese sudamericano implementerà un nuovo sistema di pagamento internazionale e un paniere di valute (come l’euro, lo yuan cinese, il rublo russo) come meccanismo di offerta, pagamento e raccolta «e per liberarci dal dollaro». L’obiettivo è quello di portare il Venezuela all’avanguardia. Affinché possa aprire la strada a un nuovo sistema internazionale libero dai condizionamenti che gli Stati Uniti realizzano attraverso la propria moneta.

Maduro, ha infine reso noto che il sistema Dicom dalla prossima settimana inizierà a funzionare in yuan.

Le più recenti da Mondo Multipolare

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa