Venezuela, nel 2017 delitti calati del 18,7%

L’alto tasso di criminalità è uno dei principali cavalli di battaglia delle forze mediatiche e politiche in servizio permanente contro la Rivoluzione Bolivariana. Il governo venezuelano viene accusato di aver reso il paese meno sicuro. Spesso con l’ausilio di dati sui delitti compiuti non aggiornati o manipolati.

A questo proposito il ministro degli Interni, Giustizia e Pace, Nestor Reverol, ha segnalato che l’incidenza complessiva del crimine nel 2017 è diminuita del 18,7% rispetto all’anno 2016.

«Quest’anno, l'incidenza complessiva del crimine nel paese è diminuita del 18,8% rispetto al 2016. Dobbiamo fare uno sforzo maggiore e mantenere l’organizzazione e il dispiegamento delle forze di sicurezza. Ma anche i cittadini devono contribuire alla sicurezza», ha spiegato Reverol in un discorso tenuto alla sessione di martedì dell’Assemblea Nazionale Costituente.

Reverol ha inoltre riferito che negli Stati di Aragua, Zulia, Carabobo, Bolivar e Distrito Capital si concentra il 53% dei delitti compiuti nel paese. Mentre nello Stato di Miranda - governato dall’oppositore Henrique Capriles - si concentra il maggior tasso di criminalità con il 18% degli omicidi e il 58% dei sequestri perpetrati da bande criminali.

Nell’ambito delle strategie implementate per aumentare la sicurezza dei cittadini è stato creato il ‘Piano Nazionale Antisequestri’.

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