Sovranità e sicurezza alimentare per il Venezuela



di José Miguel Menéndez - teleSUR

Come risultato della guerra economica, noi venezuelani siamo stati costretti a cambiare i nostri modelli di consumo. Tempo addietro ricercavamo marche specifiche, oggi acquistiamo quello che troviamo disponibile e al prezzo più basso. Sono quei prodotti chiamati “marcas blancas” o “tapa amarilla” come li conosciamo qui.

Questi cambiamenti nei nostri modelli di consumo così come sono serviti all'opposizione per portarci in situazioni estreme, dovrebbero servire allo Stato per rivedere e ripensare come affrontare il problema della produttività in Venezuela. A Come deve essere questo nuovo modello che si discosta dalla rendita petrolifera.

Bisogna ricordare che fu il boom petrolifero a cambiare radicalmente le nostre abitudini di consumo e il modo di produrre. Rómulo Betancourt al suo arrivo al potere consegnò il paese su un piatto d’argento a Nelson Rockefeller, che oltre ad avere a disposizione importanti giacimenti petroliferi per la sua Standard Oil Company, riuscì a ottenere grandi estensioni di terra per sperimentare la nefasta “Rivoluzione Verde” basata sulla mono-produzione, la selezione genetica e l’uso massiccio di fertilizzanti, pesticidi ed erbicidi.

Questi accordi tra Betancourt e Rockefeller furono orientati a trasformare il cibo in un affare commerciale. Un progetto portato a compimento con la creazione di supermercati assortiti con una grande quantità di prodotti importati. E così furono costrette alla chiusura enoteche, chincaglierie e negozi alimentari. Il nostro modello di consumo divenne completamente dipendente dai disegni delle industrie transnazionali.

Dobbiamo approfittare della congiuntura attuale per promuovere una nuova concezione dello sviluppo agro-industriale in accordo con quello che abbiamo chiamato il sito geografico e il luogo culturale.

Un approccio olistico che rompa definitivamente con il paradigma industriale e introduca una sviluppo sistemico integrale. Un sistema che abbracci in maniera integrale la produzione di alimenti, lo sviluppo ambientale, l’uguaglianza sociale e la sostenibilità economica. Al fine di raggiungere sovranità e sicurezza agroalimentare.

(Traduzione dallo spagnolo per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)

Le più recenti da Mondo Multipolare

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa