Aumenta la tensione Usa-Messico: si dimette l'Ambasciatrice statunitense Roberta Jackson


"Questa decisione è tanto più difficile a causa della mia profonda convinzione dell'importanza della buona relazione USA e Messico, oltre alla consapevolezza che sta vivendo un momento cruciale". Con queste parole Roberta Jackson, ambasciatrice degli Stati Uniti in Messico, ha rassegnato le sue dimissioni.

Secondo quanto riporta Telesur, la tensione crescente tra Messico e Stati Uniti sarebbe alla base della decisione di Roberta Jacobson. "Dopo oltre 31 anni di servizio governativo negli Stati Uniti, sono giunta alla difficile decisione che sia il momento giusto per passare a nuove sfide e avventure", ha scritto in una nota in cui ha annunciato la decisione.

Sebbene Jacobson abbia scelto di non approfondire i dettagli dietro la sua decisione, in seguito ha twittato che avrebbe intrapreso altre sfide di lavoro e non ha offerto ulteriori dettagli su chi l'avrebbe sostituita all'ambasciata.

Secondo la ricostruzione di Telesur, Trump avrebbe in mente di di nominare l'ex direttore esecutivo di AT & T, Ed Whitacre.


Nominata dall'ex presidente Barack Obama, Jacobson è diventata ambasciatore in Messico nel maggio 2016, dopo essere stato assistente del Segretario di Stato del Dipartimento di Stato per gli affari dell'emisfero occidentale. La decisione di Jacobsen segue quella dell'ambasciatore degli Stati Uniti a Panama, John D. Feeley, del sottosegretario agli affari politici Tom Shannon e di William Brownfield, l'ex segretario aggiunto degli Stati Uniti per la lotta agli stupefacenti internazionali.

Le relazioni tra Stati Uniti e Messico sono sempre più tese. La scorsa settimana, Trump e il presidente messicano Enrique Peña Nieto hanno rinviato la prima visita di Nieto alla Casa Bianca in programma, dopo una telefonata in cui il presidente degli Usa ha ribadito le sue intenzioni sul muro. Il Washington Post, che per primo ha riferito la notizia, ha dichiarato che i due leader hanno parlato per circa 50 minuti, ma la discussione è presto entrata in un vicolo cieco quando Trump si è rifiutato di accettare pubblicamente la posizione del Messico che non avrebbe mai finanziato la costruzione del muro lungo il confine USA-Messico.

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