Il senatore Rubio (USA) getta la maschera: rovesciare il governo Maduro perché alleato di Russia e Iran

«Il regime del dittatore venezuelano Nicolás Maduro minaccia gli interessi degli Stati Uniti (…) Ha attaccato l'ordine democratico regionale ed è alleato attivo con i nemici degli Stati Uniti, tra cui la dittatura cubana, la Russia, l'Iran ed Hezbollah». Questo è quanto scrive il senatore statunitense Marco Rubio, in un articolo apparso sul sito della CNN, che chiarisce definitivamente - ove mai ve ne fosse ancora bisogno - quali sono le reali motivazioni che spingono gli Stati Uniti a voler rovesciare il legittimo governo venezuelano.

Basta con la retorica dei diritti umani, della dittatura. Basta con il popolo oppresso dal tiranno: Maduro deve essere abbattuto perché le sue politiche sono in contrasto con gli interessi degli Stati Uniti d’America.

«Il governo socialista è diventato un pericolo per i suoi vicini e per la nostra sicurezza nazionale», aggiunge Rubio, auspicando «azioni decisive» perché «è tempo che le nazioni democratiche della regione collaborino e accelerino l'uscita dal potere di Maduro».

Insomma, il senatore statunitense ripropone il classico scenario golpista, nonostante questi tentativi siano ripetutamente andati incontro a fallimenti nel corso degli ultimi anni. A tal proposito la sua raccomandazione è quella di formare una coalizione tra paesi della regione, al fine di applicare la massima pressione contro Caracas.

Con l'avvento al potere del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, c'è stato un significativo aumento delle pressioni, in particolare sotto forma di sanzioni contro il governo del Venezuela con il pretesto della "repressione delle proteste dell'opposizione" e la convocazione di un’Assemblea Nazionale Costituente (ANC), che gli Stati Uniti considerano illegale.

L’articolo del guerrafondaio Rubio ha però un pregio innegabile: smaschera definitivamente le reali motivazioni dietro le azioni statunitensi. Il governo Maduro dev’essere rovesciato ad ogni costo perché non fa gli interessi degli Stati Uniti ed ha osato allearsi con i nemici di Washington.

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