Bolivia: Evo Morales è il primo presidente al mondo a pubblicare su internet i propri conti bancari



di Fabrizio Verde

Siamo abituati a leggere tante notizie ‘creative’, anzi per essere più esatti vere e proprie fake news, sull’America Latina. La narrazione dominante, portata avanti con pervicacia dal circuito informativo mainstream, mira ad inculcare nell’opinione pubblica internazionale l’idea che i governanti progressisti e socialisti dell’America Latina siano in realtà dei profittatori. Uomini che utilizzano la propria posizione di potere esclusivamente per accumulare patrimoni e ricchezze spropositate. Occultando questo dietro una retorica, vuota secondo la narrazione tossica, mirante a conquistare alla propria causa la classe operaia e i ceti più bassi della società.

In Bolivia il presidente Evo Morales e il suo vice Alvaro Garcia Linera hanno invece deciso di rendere pubblici i loro conti bancari, movimenti compresi. Una decisione rivoluzionaria che rappresenta un unicum a livello mondiale. Mai prima d’ora nessun capo di Stato aveva adottato una simile decisione. A rendere nota la decisione di Morales è l’Unidad de Investigaciones Financieras della Bolivia. Organismo pubblico che si occupa della lotta al riciclaggio e al finanziamento di attività illecite come il terrorismo.

La direttrice dell’UIF, Teresa Morales, ha spiegato che Morales è «il primo presidente al mondo a rendere pubblici attraverso internet i propri conti bancari». Inoltre che la misura è conseguente alla cancellazione del segreto bancario sollecitato dai due massimi dirigenti boliviani già dal 2009.

La rimozione del segreto bancario rimarrà in vigore fino a quando i due esponenti politici boliviani resteranno in carica. Le prossime elezioni presidenziali in Bolivia sono previste nel 2019, con Morales pronto a correre per il quarto mandato dopo aver ottenuto il placet della Corte Costituzionale della Bolivia.

Questa notizia, però, non la leggerete sui media mainstream nostrani. Sarebbe evidentemente complicato per loro dover rendere conto ai propri lettori di anni passati a propalare fake news. Si troverebbero anche nella difficoltà di dover spiegare il perché non fanno lo stesso tanti oppositori duri e puri. Campioni di libertà e diritti umani, ma con la tendenza al golpismo e strani movimenti in entrata sui conti bancari.

Sarà bene tenere a mente questa circostanza quando uscirà il prossimo articolo fake volto a gettare fango contro Evo Morales. Oppure che pretende di spiegare quanto sia corrotto il governo sandinista in Nicaragua così come quello bolivariano in Venezuela.


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