"Lula rappresenta un programma, un'idea, tutte quelle realizzazioni che sono state fatte per aiutare il Brasile, ma soprattutto Lula rappresenta la speranza di cambiare il Paese", ha dichiarato la presidente eletta del Brasile e spodestata attraverso un colpo di Stato parlamentare, Dilma Rousseff.
Le dichiarazioni sono state rilasciate durante un evento del Partito dei Lavoratori (PT) nella città di San Paolo per formalizzare la candidatura di Luiz Inácio Lula da Silva, che sarà registrato il prossimo 15 agosto.
Allo stesso tempo, ha informato che correrà come senatrice a Minas Gerais, dove ha assicurato che la lotta per la libertà di Lula continuerà.
#ENVIVO | @dilmabr: No fue suficiente que luchásemos valientemente contra el juicio político, nosotros todavía tenemos que regresar como lo hicimos durante los últimos años, a luchar por un Brasil que sea mejor https://t.co/tqMKHfl0b4 pic.twitter.com/ug6w8neXj9
— teleSUR TV (@teleSURtv) 4 agosto 2018
"Siamo i responsabili dei primi passi di un mondo migliore", ha detto a migliaia di militanti.
"Dobbiamo essere uniti perché ci accingiamo ad affrontare una lotta molto importante", ha affermato.
Allo stesso tempo, Dilma denuncia il ritorno della fame e della mortalità infantile con il governo non eletto di Michel Temer. "Sanno che non lasceremo mai che il popolo brasiliano torni a chiedere di nuovo denaro agli angoli delle strade e ai semafori".
Ha spiegato che se Lula diviene presidente revocherà la legge sulla riforma del lavoro "che fa tornare il Brasile ai tempi della schiavitù".
Da parte sua, il presidente del partito, Gleisi Hoffman, ha detto che la destra del Paese "non potrà mai estromettere Lula dai giochi”.
Es la primera vez en 38 años que Lula no participa de una convención nacional para elegir al candidato a la presidencia. En carta a los militantes del PT asegura que el reencuentro será por voluntad del pueblo. @teleSURtv pic.twitter.com/LmbQ95Uiqm
— Nacho Lemus (@LemusteleSUR) 4 agosto 2018
"Diciamo ad alta voce che siete golpisti”, ha detto, riferendosi al governo non eletto di Temer, pur ribadendo che "non abbiamo paura".
Ha sottolineato che con Lula restituiranno la gioia perduta al popolo che sarà presente il 15 agosto per sostenere la candidatura dell'ex presidente.
Lula è detenuto senza prove dallo scorso 7 aprile. Da allora i movimenti sociali e popolari hanno portato avanti diverse marce per chiedere libertà, oltre a uno sciopero della fame.
(Traduzione de l’AntiDiplomatico)
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...
di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...
di Alessandro Orsini* C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...
Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa