Il fascio-liberista Bolsonaro vince le elezioni in Brasile



teleSUR

Jair Bolsonaro del Partito Sociale Liberale vince le elezioni presidenziali in Brasile, un risultato che rappresenta il ritorno del paese all'estrema destra dopo la fine della dittatura nel 1985.

La campagna elettorale è stata una delle più polarizzate nella storia contemporanea del Brasile a causa del confronto di due modelli politici opposti. Fernando Haddad (PT) con progressismo e investimenti sociali come bandiera, mentre Bolsonaro con ammirazione per la dittatura.

L'estrema destra non ha partecipato a nessuno dei dibattiti presidenziali e la sua campagna si è concentrata sul discredito di Haddad sui social network. Questa ondata di fake news ha generato dubbi sulla chiarezza del processo elettorale.

Sebbene si dichiari nazionalista, le proposte di Bolsonaro puntano a una politica economica rivolta esclusivamente verso il settore privato. Bolsonaro entrerà in carica come presidente il 1° gennaio 2019 per il periodo fino al gennaio 2023.

Il TSE brasiliano dà i primi risultati, con il 55,42% dei voti assegnati al candidato di estrema destra Jair Bolsonaro, mentre il candidato del Partito dei Lavoratori (PT), Fernando Haddad, ottiene il 44,58 per cento.

Questi sono i risultati del secondo turno con il 97,53% dei voti scrutinati.




Haddad con la bandiera del progressismo e Bolsonaro con lodi per la dittatura del 1964, che ha provocato almeno 421 morti riconosciuti, costituiscono la scelta tra due opposti modelli politici ed economici.

La campagna elettorale è stata segnata dalla diffusione di fake news contro Haddad nei social network, dal team di Bolsonaro. Il processo elettorale è stato messo in discussione per via dell'effetto che le notizie false possono causare.

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