Venezuela, trionfo diplomatico. Rettifica per 10 paesi su 12 del Gruppo di Lima

Dieci paesi su dodici dello sgangherato Gruppo di Lima hanno fatto un passo indietro e deciso di cambiare posizione rispetto al punto 9 del documento pubblicato lo scorso 4 di gennaio.

Un punto assai sensibile dove addirittura i paesi satellite degli Stati Uniti arrivavano a mettere in dubbio l’integrità territoriale del Venezuela in relazione al caso delle navi petroliere statunitensi in acque venezuelane con l’avallo della Guyana.

La rettifica dei dieci paesi è stata definita dal ministro degli Esteri della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Jorge Arreaza, come un «trionfo del Venezuela per la pace».

«Finora dobbiamo dire che dei dodici paesi che hanno osato firmare questo documento, dieci paesi hanno rettificato», ha riferito Arreaza, riferendosi al governo di Argentina, Cile, Costa Rica, Panama, Guatemala, Brasile, Perù, San Lucia, Honduras e Colombia.

Restano ancora Paraguay e Canada. Il governo bolivariano ha dato tempo loro sino a lunedì per rettificare.

Il Ministro degli Esteri venezuelano ha descritto il paragrafo nove come «infame, grossolano e in violazione del diritto internazionale». Il termine di 48 ore richiesto dal presidente Maduro per modificare la posizione riguardo a quel punto del documento è stato adempiuto dalla maggior parte dei firmatari.

Inoltre, Jorge Arreza, ha ribadito la proposta avanzata da Nicolás Maduro di realizzare un vertice della CELAC (Comunità degli Stati dell'America Latina e dei Caraibi) per affrontare la questione del Venezuela. «Andrebbe lì (il Presidente Maduro) con la verità del Venezuela, a rispondere a quello che deve rispondere con la legittimità che il popolo venezuelano gli ha dato».

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