Venezuela, Maduro in conferenza stampa denuncia il ruolo dei media nel golpe in corso

In una fase delicata per la Rivoluzione Bolivariana con un golpe che si sviluppa a Caracas attarverso l’auto-proclamazione a presidente ad interim dell’oppositore Juan Guaidò, immediatamente riconosciuto dagli USA e satelliti latinoamericani, l’unico e legittimo presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha denunciato con forza il ruolo del circuito mediatico nel colpo di Stato.

Il successore di Chavez ha sottolineato come i media mainstream cerchino di confondere l’opinione pubblica internazionale occultando le azioni di destabilizzazione promosse dalla destra su ordine diretto di Washington. Nascondendo al contempo la grande solidarietà internazionale verso il governo di Caracas che arriva da tutto il mondo.

Inoltre, Maduro ha confermato che da parte del governo, nonostante le azioni golpiste, «ci sono canali di comunicazione promossi dal governo», lamentando che però la destra insiste sul cammino incostituzionale e violento per rovesciare il suo governo legittimamente eletto.

«Se devo andare a parlare con lui (l’oppositore Juan Guaidó) sono pronto perché credo nella verità, io sono un democratico, io sono un uomo di parola, si spera che il più presto possibile l'opposizione abbandoni la strada dell’estremismo e si possa aprire un dialogo sincero».

Il capo di Stato venezuelano in riferimento al deputato dell'opposizione che si è proclamato «presidente incaricato» ??lo scorso 23 di gennaio, una circostanza che non è contemplata dalla costituzione bolivariana, ha utilizzato queste parole: «Guaidó è un agente del governo degli Stati Uniti in Venezuela, è stato addestrato come agente e messo in politica, non ha capacità autonoma di pensare e decidere».

Ha anche assicurato che il governo bolivariano sta smantellando il tentativo di colpo di Stato che vuole «intervenire nella vita politica e stabilire un regime fantoccio nell'interesse dell'impero americano».

Ha infine ricordato che in Venezuela l’incarico di presidente della Repubblica viene determinato dalla sovranità popolare, come avvenuto con le elezioni nel maggio 2018, quando Maduro ha raggiunto il 67 per cento di sostegno popolare.

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