L'Uruguay chiede all'OSA di dare priorità alla crisi di Haiti

Il Ministero degli Affari Esteri dell'Uruguay ha chiesto venerdì all'Organizzazione degli Stati Americani (OSA), attraverso una dichiarazione, di dare priorità all'analisi della crisi politica, sociale ed economica che Haiti sta attraversando.

Il ministero di Montevideo ha espresso l'esigenza immediata di conoscere a fondo gli eventi che si stanno verificando nel paese dei Caraibi, con l'obiettivo di fornire alla nazione soluzioni che si adattino ai bisogni reali.

L’Uruguay ha anche sollecitato l'istituzione delle migliori proposte in cui tutti gli attori coinvolti partecipassero per evitare l'aggravamento della situazione che, secondo i media ufficiali, ha causato 26 morti, ma secondo i rapporti non ufficiali i deceduti sono già più di 50; allo stesso tempo, più di 80 persone sono state ferite.

La lettera indica anche che "l'Uruguay apprezza gli sforzi compiuti dal governo di Haiti nella ricerca di una soluzione negoziata, in particolare la recente installazione del comitato di facilitazione del dialogo inter-haitiano e spera che ciò aiuterà gli stessi haitiani a trovare modalità negoziali che consentano di uscire dalla crisi attuale".

Le proteste ad Haiti hanno guadagnato forza il 7 febbraio nel contesto della crisi politica e socio-economica che sta attraversando la nazione. I tassi di inflazione e la carenza di servizi di base ad Haiti sono peggiorati negli ultimi mesi.

Intanto l’OSA finge di non vedere cosa accade nell’isola caraibica devastata dal neoliberismo, mentre agisce da punta di lancia nella strategia definita a Washington per rovesciare il legittimo governo di Nicolas Maduro in Venezuela. Imputando a questi gli effetti collaterali sull’economia di Caracas delle devastanti sanzioni illegali imposte dagli Stati Uniti.

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