Brasile: il giudice Sergio Moro ha diretto la strategia mediatica contro Lula

L’attuale ministro della Giustizia, Sergio Moro, mentre era giudice nell’inchiesta Lava Jato ha diretto la strategia mediatica dei procuratori contro l'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. A renderlo noto è ancora una volta The Intercept.

Subito dopo aver interrogato Lula per più di cinque ore, Moro, ordina rapidamente di andare all’attacco facendo passare la linea che le dichiarazioni dell’ex presidente siano piene di contraddizioni.

"Forse, domani, dovresti preparare un comunicato stampa che spieghi le contraddizioni tra la sua testimonianza e il resto delle prove o con la sua testimonianza precedente”, dice Moro a Carlos Fernando dos Santos Lima, procuratore capo che si occupa del caso.

Sotto il sistema giudiziario brasiliano, il giudice e l'accusa sono tenuti a operare in modo indipendente per garantire un processo equo. Eppure Moro interferisce direttamente sul caso dettando la strategia mediatica dei pubblici ministeri.

Immediatamente il pubblico ministero invia un messaggio al suo team dei media suggerendo un drastico cambiamento nella strategia tipica della comunicazione della squadra. Fino a quel momento, non avevano mai commentato pubblicamente il processo. Mentre l’ufficio stampa sconsiglia di adottare questa strategia, il procuratore capo della task force Lava Jato, Deltan Dallagnol, interviene per sostenere il piano.

Il giorno successivo tutte le principali testate brasiliane riportano la dichiarazione esatta che spingeva l'agenda di Moro al pubblico sulle presunte "contraddizioni" nelle risposte di Lula.

Inoltre The Intercept rivela che Moro parla con Dallagnol per impedire le indagini sull'ex presidente di destra Fernando Henrique Cardoso, ignorando le prove che la sua fondazione ha raccolto tangenti dalla controllata di Odebrecht Braskem. L’obiettivo di Moro è quello di non "rovinare qualcuno il cui sostegno è importante".

Le nuove rivelazioni irrompono in un Brasile già in subbuglio politicamente dopo che la prima inchiesta di The Intercept ha mostrato come tutta la vicenda che coinvolge Lula sia stata pianificata per impedire che l’ex presidente e il suo partito potessero tornare al potere. Una strategia che ha poi spianato la strada al fascio-liberista Jair Bolsonaro. Il giudice Sergio Moro sarebbe poi entrato nella squadra di governo di Bolsonaro in qualità di ministro della Giustizia.

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