Almeno un deceduto e 15 persone sono rimaste nel corso delle violente proteste che si svolgono in Honduras, prodotto delle richieste della popolazione civile che vuole le dimissioni del presidente Juan Orlando Hernandez.
Secondo una dichiarazione rilasciata dalla University School Hospital, la persona deceduta si chiamava Luis Antonio Maldonado, di 29 anni, colpito alla testa da un proiettile.
Le tensioni e la destabilizzazione interessano diversi settori della nazione, soprattutto dopo lo sciopero indetto dalla polizia nazionale dell'Honduras, che ha portato a un aumento delle proteste in tutte le regioni del paese contro Hernández.
In diverse zone della nazione, principalmente Tegucigalpa (capitale), il caos è stato generato dopo che la popolazione è scesa in strada. Il saccheggio e la distruzione di edifici sono stati costanti durante la notte di questo mercoledì.
Tegucigalpa. Se reportan saqueos en la capital de Honduras. Las tomas de calles siguen y la rebelión de los comandos de Fuerzas Especiales pic.twitter.com/SZyFsZtfMC
— Gilda Silvestrucci (@GildateleSUR) 20 giugno 2019
Data la situazione e la nuova giornata di attività, l'Università Tecnologica Centroamericana dell'Honduras (Unitec) ha ratificato che le attività accademiche e amministrative nell'istituzione e il Centro Universitario Tecnologico (Ceutec) sono sospese in tutto il paese.
Attraverso una dichiarazione pubblicata sui social network, il centro studi ha confermato la misura, come prodotto degli incidenti che riguardano la nazione.
I settori della salute e dell'istruzione hanno organizzato una giornata di protesta da maggio, mentre a questa giornata di protesta si sono uniti la polizia e i trasportatori.
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