Brasile, lettera di Lula dal carcere: ogni giorno si avvicina la mia liberazione

Lula ha espresso la sua preoccupazione per la situazione che il Brasile si trova ad affrontare viste le notizie sull'aumento della disoccupazione e la fine dei programmi sociali per la popolazione. Secondo l’agenda neoliberista promossa dal presidente Bolsonaro e il ministro dell’economia Guedes.

L'ex presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha affermato che pensa di essere più vicino alla sua liberazione ogni giorno perché il suo caso "non ha misteri”.

In una lettera inviata all'ex ministro degli Esteri Celso Amorim, il leader brasiliano ha ribadito che è solo necessario che la Corte Suprema Federale (STF) legga le prove dei suoi avvocati in modo che l'atto di habeas corpus possa essere accettato.

Amorim è uno dei coordinatori della campagna internazionale per la libertà di Lula e il 24 giugno di questo mese è prevista una grande manifestazione in sostegno all'ex presidente del Brasile, come parte della Giornata Nazionale di Agitazione per la sua liberazione.

"Non perdo la fiducia nel nostro popolo, il che mi aiuta a non vacillare nell'ingiusta carcerazione che patisco da oltre un anno", ha spiegato nella lettera, dopo aver scontato più di 14 mesi nella prigione federale di Curitiba.

Lula ha espresso la sua preoccupazione per la situazione socioeconomica in Brasile. "Le notizie che ricevo sono disoccupazione, crisi nelle scuole e negli ospedali, riduzione e persino la fine dei programmi che aiutano le persone, il ritorno della fame", ha lamentato.

L’azione di Sergio Moro

Sull'influenza dell'ex magistrato e dell'attuale ministro della Giustizia, Sérgio Moro, Lula ha ribadito la necessità di analizzare in modo imparziale le azioni del giurista nel processo contro di lui. "Ha ordinato di invadere la mia casa e prendermi con la forza per incolparmi senza accuse”, ha scritto lo storico leader della sinistra brasiliana.

"La denuncia contro di me era così falsa e incoerente che, per condannarmi, Moro ha cambiato le accuse formulate dai pubblici ministeri, mi hanno accusato di aver ricevuto una proprietà in cambio di favori, ma poiché hanno visto che l’appartamento non era mio, mi ha condannato dicendo che era 'attribuito' a me", ha chiarito.

Lula ha ricordato quando Moro ha sospeso la sua vacanza per cercare un giudice che annullasse la decisione del magistrato che aveva ordinato il suo rilascio nel luglio 2018.

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