Il Movimento dei Paesi Non Allineati sostiene il trionfo elettorale di Evo Morales in Bolivia

Il Movimento dei Paesi Non Allineati (NAM) si è congratulato con il presidente della Bolivia, Evo Morales, per la sua vittoria nelle recenti elezioni presidenziali tenutesi nel paese sudamericano e ha chiesto il rispetto per il risultato elettorale.

"I Capi di Stato e di Governo si congratulano con sua Eccellenza, Evo Morales Ayma, Presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia, per la sua rielezione a Presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia per il periodo 2020-2025 e chiedono il rispetto della volontà sovrana del popolo Boliviano", afferma la dichiarazione congiunta del NAM.

I leader del Movimento dei Paesi Non Allineati hanno sottolineato nella dichiarazione, approvata durante il vertice dell'organizzazione tenutasi a Baku e presentata dal ministro degli Esteri Diego Pary, "lo spirito democratico del popolo boliviano che ha partecipato alle elezioni in modo pacifico e civile".

Il testo proposto e letto da Pary alla fine del suo discorso al Baku Congress Center indica che i capi di Stato e di governo del NAM "hanno accolto con favore la convocazione e lo svolgimento delle elezioni presidenziali del 20 ottobre 2019 nello Stato Plurinazionale della Bolivia”.

Si sono inoltre congratulati con S.E. Evo Morales Ayma (...) per la sua rielezione a presidente dello stato plurinazionale della Bolivia per il periodo 2020-2025 e hanno chiesto il rispetto della volontà sovrana del popolo boliviano".

Nel suo discorso al vertice del NAM, il ministro degli Esteri boliviano ha condannato e chiesto la revoca del blocco degli Stati Uniti contro Cuba, ha espresso la solidarietà del suo paese con il Venezuela e la causa palestinese.

Il ministro degli Esteri boliviano a favore del multilateralismo

Pary ha espresso il suo rifiuto della pratica delle "misure unilaterali coercitive" e ha raccomandato di far prevalere il multilateralismo.

La difesa del multilateralismo deve diventare un pilastro fondamentale del NAM, è stato l’appello fatto questo sabato dal cancelliere boliviano durante il suo discorso al XVII vertice dell’organizzazione.

Dal Baku Convention Center in Azerbaigian, Pary ha osservato che il sistema multilaterale è sotto attacco, motivo per cui la sua custodia piuttosto che un'opzione è una necessità per le nazioni del mondo.

A tale proposito, ha anche sollecitato ad approfondire l'unità tra gli Stati membri per affrontare le sfide future, nonché a fare la differenza nella protezione della pace e nella promozione degli interessi dei paesi in via di sviluppo.

"Senza governance globale, non possiamo affrontare una crisi globale come quella che colpisce l'umanità", ha detto durante il suo discorso al XVIII vertice dei Capi di Stato e di governo del NAM.

Pary Rodríguez ha affermato che una delle sfide più urgenti è rappresentata dalle misure unilaterali coercitive imposte dai paesi egemoni alle nazioni sovrane, un'azione che viola i principi del diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite.

Riferendosi ai piani destabilizzanti contro Cuba e Venezuela, ha sottolineato che il NAM deve agire in modo proattivo per denunciare manovre restrittive che incidono sui diritti umani della popolazione.

"Respingiamo le minacce di intervento e ribadiamo un messaggio di pace tra i popoli", ha sottolineato.

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