"Cari compagni, non riesco ad esprimere cosa significhi essere qui con voi”, queste le prime parole pronunciate dall’ex presidente brasiliano Lula ai militanti del PT accorsi a salutare la sua scarcerazione dopo 580 giorni di prigionia senza alcuna prova.
“Siete il cibo della democrazia di cui avevo bisogno per resistere alla malvagità”, ha poi aggiunto promettendo che continuerà a “lottare per il popolo brasiliano”.
Nonostante il tono festoso, durante il suo discorso, l'ex presidente ha criticato il ministro della Giustizia, Sergio Moro, responsabile della sua condanna, la Polizia Federale e la Procura che, secondo lui, hanno lavorato per criminalizzare la sinistra e il PT. "Non hanno arrestato un uomo, hanno voluto uccidere un'idea”.
#ÚLTIMOMINUTO | @LulaOficial : quiero que todos sepan que Moro no encarceló a un hombre, quisieron encarcelar a una idea y las ideas no se encierran, no se matan
— teleSUR TV (@teleSURtv) November 8, 2019
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“Io, che durante tutta la vita ho parlato con il popolo brasiliano, non pensavo che sarei stato con uomini e donne che, per 580 giorni, sono rimasti qui (...) indipendentemente da pioggia, caldo o freddo”.
Dopo aver salutato coloro che lo hanno accompagnato, tra cui il presidente del PT, Gleisi Hoffmann, e l'ex candidato alla presidenza Fernando Haddad, i suoi avvocati, tra gli altri; l'ex capo di Stato ha affermato che "non hanno imprigionato un uomo, hanno imprigionato un'idea e un'idea non muore".
"Non ho modo di ripagarvi e sarò eternamente grato e fedele alla vostra lotta... Grazie mille per aver ottenuto ‘Lula Livre’ che avete urlato per 580 giorni", ha esclamato.
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