Perché Guaidó ha il divieto di uscire dal Venezuela? Come fece a recarsi in Colombia nel 2019?

Il parlamentare dell’opposizione venezuelana Juan Guaidó non può lasciare il paese, ma nonostante questa proibizione ha effettuato un viaggio in Colombia per incontrare il Segretario di Stato USA

Mike Pompeo.

La misura fu decretata dalla Camera plenaria della Corte Suprema di Giustizia che approvò la richiesta di misure precauzionali presentata dal titolare del Ministerio Público (MP), Tarek William Saab il 29 gennaio dello scorso anno.

Le decisioni del massimo tribunale del paese, che contemplavano oltre al divieto di lasciare il paese senza autorizzazione, per l’esponente dell’opposizione golpista anche l’impossibilità di cedere e gravare sulle attività di sua proprietà e il blocco e l'immobilizzazione dei conti bancari, giunsero in seguito all'autoproclamazione di Guaidó come "presidente incaricato” del Venezuela. Un atto grave e illegale.

Decisioni, che vale la pena ricordare, furono già violate da Guaidó nel febbraio 2019 quando si recò in territorio colombiano per organizzare la sceneggiata degli aiuti umanitari internazionali da introdurre in Venezuela attraverso il territorio colombiano. Si tratta del periodo in cui l’opposizione più estremista del Venezuela è rimasta coinvolta in territorio colombiano nel cosiddetto "Cucutazo", il cui caso rivelò lo scandalo della corruzione dell'opposizione in quel di Cúcuta.

Inoltre per far ingresso clandestinamente in Colombia, Guaidó, venne aiutato dal gruppo narco-paramilitare ‘Los Rastrojos’. Secondo il direttore della Fondazione Progresar, Wilfredo Cañizares, i paramilitari colombiani organizzarono un’operazione ad hoc per scortare Guaidó in territorio colombiano. Per poi andare al ponte Simón Bolívar al confine dove ci fu la farsa degli aiuti umanitari da introdurre in Venezuela.

Nei mesi seguenti, in particolare nell'aprile 2019, il TSJ ha chiesto all'Assemblea Nazionale Costituente (ANC) di revocare l'immunità parlamentare di Guaidó dopo aver infranto la misura del divieto di lasciare il paese.

Adesso, nel gennaio del 2020, Guaidó sfida ancora una volta le autorità venezuelane recandosi in Colombia per incontrare il presidente colombiano Iván Duque e il Segretario di Stato nordamericano Mike Pompeo. Da cui evidentemente deve prendere ordini dopo la sonora sconfitta rimediata in seno all’Assemblea Nazionale dove ha perso la carica di presidente a scapito di Luis Parra, altro esponente di opposizione.

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