Migrante venezuelana vittima di xenofobia in Colombia: "Perdonami Venezuela per averti abbandonato. Sei unico!"

Il suo nome è Eulis Bandorela. Donna venezuelana tornata in patria dopo aver lavorato e subito umiliazioni in Colombia. Ha spiegato che il Venezuela è una nazione unica e ha chiesto perdono per averla abbandonata.

Una testimonianza capace di far cadere come castelli di carta anni e anni di menzogne sul Venezuela a reti unificate. In una fase dove il Venezuela accoglie tantissimi migranti di ritorno dall’estero perché non sarebbero stati curati se contagiati dal coronavirus. Quindi, quello che vi hanno descritto come un regime dispotico e sanguinario accoglie i suoi figli costretti all’estero dalla guerra economica, e gli fornirà ogni assistenza sanitaria necessaria.

"Prima di tutto... - ha dichiarato la donna con voce rotta, quando gli è stato chiesto cosa provasse al suo ritorno - ... adesso chiedo scusa a mia madre per averla abbandonata e al paese per averlo abbandonato. Il Venezuela è unico, Dio ci benedica, come noi, nessuno”.

La migrante venezuelana ha confermato che in Colombia ha sofferto molto e ha subito maltrattamenti. Costretta a vivere in un monolocale in cattive condizioni. “Siamo partiti perché eravamo in affitto e il lavoro si è fermato, ci hanno buttato fuori perché non potevamo pagare”, ha dichiarato a testimonianza delle difficili condizioni di vita e lavoro che si trovano ad affrontare i migranti venezuelani all’estero.

Quando lei e altri venezuelani decisero di tornare in Patria, furono costretti a percorrere il sentiero di ritorno a piedi, perché in Colombia nessuno forniva assistenza. "Nessuno è d'aiuto, perché nessuno ci ha aiutato finché non siamo arrivati e loro si sono presi cura di noi!”, ha spiegato la migrante grata per i primi soccorsi venezuelani alla frontiera.

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