Colombia, Duque respinge gli aiuti cubani chiesti dal sindaco di Medellin



La ONG per i diritti umani colombiana Cordoberxia ha denunciato questo martedì un nuovo massacro contro i contadini nel comune di San José de Uré, nel dipartimento settentrionale di Cordova, a sole 48 ore dall'uccisione di una intera famiglia nella stessa città. Lo riporta Telesur. Il direttore della Fondazione Cordobexia, Andrés Chica, ha ricordato che proprio all'alba di lunedì, un giorno prima, gruppi criminali avevano tolto la vita a tre membri della famiglia contadina Feria López. "Denunciamo un altro crimine nella comunità di San José de Uré, nel comune di Puerto Colombia, dove ci sono tre persone assassinate, che giacciono sul ciglio della strada. Si tratta di cittadini della stessa comunità e stiamo aspettando la conferma dei nomi", ha dichiarato il difensore dei diritti umani.

Secondo i media locali, gli omicidi sono attribuiti a Los Caparros, una banda criminale che rivendica il controllo territoriale con il Clan del Golfo.

Nel frattempo, il partito delle FARC nel dipartimento di Antioquia, nella Colombia nord-occidentale, ha denunciato la morte dell'ex combattente delle FARC smobilitate, Yoimar Jiménez, ucciso martedì notte a causa di un attacco. Jiménez, "un firmatario della pace che ha servito come scorta, è morto pochi minuti fa dopo essere stato ferito questo pomeriggio nel mezzo di un attacco contro un altro compagno reintegrato, nel comune di Urrao", ha spiegato il partito delle FARC in un tweet che accompagnava il tag "#DuquePareElGenocidio".



Questo il contesto fuori controllo della Colombia governata dal regime di estrema destra Ivan Duque. Fuori controllo anche nella gestione della pandemia da Covid. Il 26 luglio, a tal proposito, il sindaco di Medellin Daniel Quintero aveva richiesto all'ambasciatore cubano in Colombia, Jose Luis Ponce, l'assistenza di medici cubani per i pazienti COVID-19 della città. Il tutto, a dimostrazione, l'ennesima, della superiorità di un modello socialista (anche se vittima di un criminale e decennale embargo) sulle barbarie del neo-liberismo. Ma il presidente della Colombia Ivan Duque ha respinto ieri gli aiuti dei medici cubani. "Penso che la cosa importante sia chiarire che qui non ci sono pregiudizi o discriminazioni nei confronti dei paesi, ma ci sono procedure che sono state stabilite rigorosamente dal Ministero della Salute", ha dovuto giustificare un po’ impacciato il povero Duque dopo qualche probabile telefonata allarmata da Washington.

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