Sanzioni prorogate: l'Unione Europea persiste nella sua politica crudele e fallimentare contro il Venezuela

L'Unione Europea (UE) ha deciso di estendere in modo unilaterale, illegale e coericitivo le sanzioni contro il Venezuela che risalgono al 2017 quando furono adottate su pressione degli Stati Uniti per colpire il popolo venezuelano e limitare le azioni finanziarie del governo bolivariano. La misura durerà un anno.

Inoltre, l'annuncio è stato fatto tramite una dichiarazione che descrive in dettaglio la portata di questa misura restrittiva che lede i diritti umani. Rendendo così sterile e ipocrita ogni azione del mostro neocolonialista di Bruxelles in questa direzione. Come può, ad esempio, l’Unione Europea agire in difesa dei diritti umani in Bielorussia quando li calpesta in Venezuela?

Il documento stabilisce che la comunità europea metterà sotto pressione il popolo, le istituzioni, gli uomini d'affari e lo Stato venezuelano fino al 14 novembre 2021.

L'estensione include le restrizioni per negoziare con qualsiasi azienda o istituzioni pubbliche e private in Venezuela. Oltre a congelare conti bancari e risorse.

Nonostante l’evidente falsità, l'UE ha osato affermare che "le sanzioni sono flessibili, reversibili e progettate per non danneggiare il popolo”. Andassero a raccontarlo ai familiari dei 40mila morti causati dal mix infernale di blocchi e sanzioni statunitensi ed europei.

“L'Unione Europea continua a sostenere il blocco contro il popolo venezuelano, estendendo le sue sanzioni illegali. Anche in queste circostanze, seguono Donald Trump. È una politica crudele e fallimentare, con evidenti sfumature di colonialismo frustrato", ha affermato il ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreaza sul suo account Twitter, dopo aver appreso dell'estensione da parte del blocco europeo delle misure coercitive contro la Repubblica Bolivariana.

Come le misure unilaterali imposte contro Cuba, quelle dell'UE contro il Venezuela violano il diritto internazionale, violano i principi fondamentali contenuti nella Carta delle Nazioni Unite e sono considerate come interferenze che violano la sovranità, colpiscono direttamente i popoli e la libera autodeterminazione degli Stati.

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