Un ricordo di Fidel Castro in Ecuador a 4 anni dalla sua scomparsa



di Davide Matrone

Il 25 novembre del 2016 è morto Fidel Castro. Un uomo che ha segnato la storia di Cuba e di tutta l'America Latina. Quattro anni fa se n'è andato davvero. Quando giunse la notizia della sua morte c’era incredulità. Dovemmo aspettare che giungesse una conferma dalle fonti prossime al governo locale. Fu il fratello Raúl a comunicarlo in maniera ufficiale a tutto il mondo. L’incredulità della morte del Comandante era cresciuta negli anni, perché a Fidel l’avevano dato per spacciato tante volte che alla fine lo consideravamo immortale.


Dal 1959 al 2008 i governi nord americani hanno cercato di fermarlo, di eliminarlo fisicamente preparandogli 638 attentati. Lui è scampato sempre con le sue 7 vite da felino. Ben 10 Presidenti degli Stati Uniti (Eisenhower, Kennedy, Johnson, Nixon, Ford, Carter, Reagan, Bush senior, Clinton, Bush junior) hanno applicato migliaia di strategie per abbatterlo, ma Fidel era sempre lì, in piedi, a sfidare il grande Impero e a testa alta. Alla fine ha vinto lui. Come negarlo?


Se n’ è andato di vecchiaia alla veneranda età di 90 anni nella sua Cuba, amato e rispettato dal suo popolo.


Questo mese sono in corso una serie di attività per ricordarlo, celebrarlo e commemorarlo. Anche in Ecuador c'è un'agenda di incontri virtuali che rendono omaggio all’ ex Comandante. La prima commemorazione si è tenuta il 18 novembre con la presentazione del libro "Le visite di Fidel in Ecuador" degli autori Pepe Regato (ex direttore del quotidiano "El Pueblo" del partito comunista dell'Ecuador) di Alfredo Vera (ex ministro dell'Istruzione del governo socialdemocratico Borja) e con la prefazione del giornalista Pedro Martínez Pírez.


Un testo semplice, ricco di foto, dettagli, ricordi, aneddoti che narra anche le vicende storiche nei contesti politici delle epoche passate.


Fidel Castro ha visitato l'Ecuador quattro volte: nel 1971, nel 1988, nel 2002 e infine nel 2003.


Nell'anno 1971 si tratt ò di una "sosta tecnica", narrano le fonti ufficiali dell'epoca. Il comandante della rivoluzione cubana era di ritorno dal Cile dopo aver visitato il suo amico Salvador Allende. Fu invitato dall’allora presidente dell'Ecuador, Velasco Ibarra che ruppe con gli ordini degli USA e s’incontrò con il lider máximo della Rivoluzione cubana all’interno dell’aeroporto di Guayaquil.


Un incontro, inoltre, che ripristinò le relazioni bilaterali tra i due Paesi interrottesi dal 1962 dopo l’incontro della OEA a Playa del Este, in Uruguay. In quell’incontro si votò l’esclusione di Cuba dall’OEA (VI capitolo dell’atto finale) e l’interruzione di tutte le relazioni economiche con Cuba da parte degli stati membri della stessa OEA (VIII capitolo degli atti finali). A dire il vero, nella votazione finale l’unico paese ad astenersi contro queste misure fu proprio l'Ecuador rappresentato dal Ministro degli Esteri Francisco Acosta Yépez.


La seconda visita si realizzò nell’anno 1988 durante la cerimonia d'insediamento del neo-presidente dell'Ecuador, Rodrigo Borja. Nel 2002, Fidel fu invitato dalla famiglia Guayasamín a celebrare l'inaugurazione della Cappella dell'Uomo del già defunto Oswaldo Guayasamín, intimo amico del Comandante, a cui dedicò quattro opere d'arti. E infine, la sua ultima visita si ebbe nell’anno 2003 durante la cerimonia d'insediamento del colonnello Lucio Gutierrez come nuovo presidente dell'Ecuador.


Alla presentazione del libro hanno partecipato le autorità dell’Ambasciata Cubana in Ecuador, i rappresentanti della Provincia del Pichincha e molti simpatizzanti e sostenitori della Rivoluzione Cubana.



Bibliografia

Acta oficial del año 1962 de la octava reunión de consulta de Ministros de Relaciones Exteriores de la OEA.

Regato, P, Vera, A (2020). Fidel: cuatro visitas a Ecuador. Prefectura del Pichincha, Ecuador.


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