Il Venezuela ha presentato il sistema di voto al corpo diplomatico

04 Dicembre 2020 01:12 Fabrizio Verde

Mentre negli USA a oltre un mese dalle elezioni presidenziali continua la querelle con il presidente uscente Trump che accusa il rivale democratico Joe Biden di aver vinto realizzando brogli, in Venezuela continuano le operazioni propedeutiche alla tornata elettorale legislativa che avrà luogo domenica 6 dicembre.

Anche se poi sono gli Stati Uniti ad accusare il Venezuela di realizzare operazioni elettorali poco chiare e truccate. Questo però avviene solo quando a vincere è il chavismo. Se la tornata elettorale è favorevole alle opposizioni allora Washington tace.

Anche se USA ed Unione Europea vogliono ostacolare in ogni modo le operazioni di voto in Venezuela di concerto con la screditata opposizione golpista che invita al boicottaggio, il governo guidato da Maduro procede spedito verso il recupero, che auspica, dell’Assemblea Nazionale che si torva ancora in stato di oltraggio perché i golpisti che la controllavano si rifiutarono di ottemperare ad alcune sentenze della corte suprema di Caracas riguardanti l’elezione e la successiva proclamazione non regolare di alcuni parlamentari.

Il sistema di voto adottato dal Venezuela è ritenuto unanimemente tra i migliori del mondo. A confermarlo finanche la fondazione Carter guidata dall’ex presidente USA, non imputabile certo di simpatie chaviste.

Questo sistema è stato presentato al Corpo diplomatico del Paese in vista delle prossime elezioni parlamentari. Alla presentazione ufficiale, realizzata presso il Centro Operativo Strategico di Caracas era presente il ministro degli Affari Esteri del Venezuela, Jorge Arreaza, che ha sottolineato l'importanza della presenza alle elezioni parlamentari di diplomatici accreditati nel Paese.

"Per noi dell’Esecutivo è importante che i rappresentanti dei popoli e dei governi accreditati in Venezuela possano toccare con la realtà del popolo che si reca alle urne per eleggere i propri portavoce, per rafforzare le istituzioni democratiche", ha sottolineato il ministro degli Esteri venezuelano.

Nelle dichiarazioni diffuse dall’emittente Venezolana de Televisión, il diplomatico venezuelano ha evidenziato il lavoro svolto dal Consiglio Elettorale Nazionale (CNE), che "a tempo di record" e nonostante la situazione dettata dalla pandemia di coronavirus Covid-19, sono state indette elezioni, nei tempi previsti e come stabilito dalla Costituzione.

"A tempo di record, in mezzo alla pandemia, alle situazioni di aggressione, il CNE ha potuto riunirsi in tempo e alimentare il sistema elettorale venezuelano, schermarlo, renderlo ancora migliore, lo ha fatto con grande volontà, efficienza", ha sottolineato il ministro degli Esteri accompagnato dalla presidente del Potere Elettorale, Indira Alfonzo.

Ha poi affermato che il Venezuela "è abituato ad andare alle urne quasi ogni anno". Siamo ormai all’elezione numero 25 dall’ascesa del chavismo al potere.

A questo proposito, ha indicato che è importante che i rappresentanti dei popoli del mondo possano osservare il processo elettorale - a cui sono convocati più di 20 milioni di venezuelani - al fine di smantellare la campagna di discredito che viene promossa dai soliti attori imperiali.

«L'asse Miami-Bogotá-Madrid è allo sbando e fornisce informazioni (false) per mettere in discussione le elezioni in Venezuela, ma vedranno un popolo libero, sovrano e indipendente, eleggere la loro Assemblea Nazionale e il 5 gennaio si insedierà la nuova AN, possiamo reintegrare quel potere così importante che è entrato in conflitto con il resto dei poteri in Venezuela", ha spiegato Arreaza.

Con questa tornata elettorale, i venezuelani eleggeranno 277 nuovi deputati dell'AN per il periodo 2021-2026, con una nuova macchina per esprimere il voto.

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