Leopoldo López, il golpista venezuelano arriva in Germania tra le polemiche

05 Febbraio 2021 15:45 La Redazione de l'AntiDiplomatico

Gli estremisti della destra venezuelana trovano all’estero quella comprensioni e quei consensi che in patria non riescono a trovare. Comprensibilmente. Visto che invocano per il proprio paese sanzioni e invasioni armate mostrando ben poco spirito patriottico unito a un servilismo verso l’imperialismo statunitense strabiliante.

Un esempio lampante in tal senso è quello di Leopoldo López, latitante ricercato dalla giustizia venezuelana per i crimini commessi invocando la violenza golpista e i lutti provocati al popolo venezuelano, protetto dal Regno di Spagna e accolto in Germania dal ministro di Stato del ministero degli Esteri di Berlino, Niels Annen, come esponente delle «forze democratiche» del Venezuela.

«Dopo le elezioni parlamentari in Venezuela nel dicembre dello scorso anno, che non sono state né libere, né eque, né trasparenti, la Germania continuerà a schierarsi con le forze democratiche. Grazie per lo scambio molto interessante», ha detto Annen riferendosi all'incontro con il fuggitivo Lopez come riporta La Iguana.

In Germania però c’è chi si oppone alla ‘beatificazione’ dei golpisti venezuelani. La vicepresidente del gruppo parlamentare tedesco Die Linke, Heike Hansel, ha risposto al tweet mettendo in dubbio che la Germania dialoghi con le forze democratiche venezuelane incontrando l’estremista Leopoldo Lopez.

«Sul serio? Ha sostenuto il colpo di stato del 2002!», ha detto Hansel, che ha anche criticato la visita del latitante venezuelano.

Il portale di data journalism La Tabla aggiunge che il creatore del gruppo estremista Voluntad Popular cerca di tastare il terreno in Europa dopo che l’Unione Europea e la Germania hanno deciso di non riconoscere più la presidenza fake di Guaidò e i suoi accoliti. «Sembra un controllo dei danni», scrive La Tabla.

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