Come si vota in Venezuela?

20 Novembre 2021 18:41 Fabrizio Verde

In Venezuela domani si terranno quelle che sono state definite come ‘mega-elezioni’ per il rinnovo delle cariche amministrative locali fino ai presidenti dei vari Stati che compongono il paese. Elezioni importanti perché vedranno la partecipazione anche dei settori più duri dell’opposizione. I golpisti facenti capo a Washington e al fantoccio Guaidò per intenderci.

La tornata elettorale vedrà anche la partecipazione di missioni internazionali di osservazione. Saranno oltre 300, a questi sono andati i ringraziamenti del ministro degli Esteri di Caracas Felx Plasencia.

«Oggi qui al ministero esprimiamo agli osservatori la nostra gioia e la disposizione del Governo del Presidente Nicolás Maduro, e del Consiglio Nazionale Elettorale, che sono soddisfatti, felici e contenti della loro presenza nel Paese», ha affermato il diplomatico bolivariano della Casa Amarilla (sede del Ministero degli Esteri a Caracas).

Il ministro ha sottolineato che la presenza degli osservatori consentirà «al mondo di conoscere la verità di questo processo trasparente, della più alta e più alta qualità tecnologica», in relazione alle elezioni venezuelane.

Plasencia ha sottolineato che si tratta dell'elezione numero 29 da quando Chavez ha avviato la Rivoluzione Bolivariana, che si svolge in conformità con l'ordine costituzionale del paese, e ha assicurato che la popolazione è l'unica in grado di convalidare questo processo.

Perché il processo elettorale venezuelano è il migliore al mondo?

"In effetti, delle 92 elezioni che abbiamo monitorato, direi che il processo elettorale in Venezuela è il migliore al mondo”, questa affermazione non proviene da un sostenitore della Rivoluzione Bolivariana, ma dell’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter.

Il Venezuela, uno dei paesi che ha tenuto il maggior numero di elezioni da quando il comandante Hugo Chávez è salito al potere nel 1998, ben 29, come segnalava il ministro Plasencia. Adesso, alla vigilia della nuova tornata elettorale sono stati perfezionati gli strumenti di voto, tra i più avanzati al mondo, come evidenzia teleSUR.

Dalla constatazione di Carter risalente al 2006, le autorità venezuelane hanno migliorato e completamente automatizzato il sistema di voto. Con verifiche che possono essere effettuate in ogni fase.

Le elezioni in Venezuela vengono realizzate sotto la responsabilità del Consiglio Elettorale Nazionale (CNE), un ente che dal 2004 ha implementato e supervisionato il metodo di voto su macchine che poi stampano una ricevuta.

In una recente intervista, il presidente del CNE (Consiglio Nazionale Elettorale), Calzadilla, ha ribadito che il sistema elettorale venezuelano garantisce la trasparenza e la volontà popolare del mandato che si esprime nei voti.

In dettaglio, il Venezuela ha sviluppato le macchine per il voto SAES (Smartmatic Auditable Election Systems), la cui tecnologia offre risultati sicuri e verificabili al 100% per l'automazione delle consultazioni elettorali.

Tra le innovazioni tecnologiche utilizzate nei processi elettorali, spicca che nell'uso di una scheda elettorale convenzionale (elettronica), gli elettori devono solo toccare il nome, il volto o il partito del candidato.

Secondo il CNE, il metodo di voto venezuelano si è rafforzato con l'ingresso del Comprehensive Authentication System (SAI), l'ultima fase dell'automazione, che consente all'elettore di attivare la macchina con la propria impronta digitale, che rappresenta una garanzia in più per l'integrità del il voto.

Questo voto rimane memorizzato in modo casuale nella memoria della macchina e alla fine della giornata si riflette nei fogli di conteggio stampati. Tali voti vengono confrontati con le ricevute fisiche.

Il pacchetto di voto di ogni macchina viaggia crittografato attraverso una rete sicura fornita dalla società di telecomunicazioni statale CANTV. La rete è isolata da Internet e dispone di più livelli di sicurezza e autenticazione.

Tutte le fasi del processo sono protette con una chiave alfanumerica crittografata tramite hash o firma elettronica.

Questa chiave non dipende da una delle parti perché è condivisa tra il CNE, le organizzazioni con scopi politici di tutte le tendenze e Smartmatic. Ciò rende impossibile l'accesso ai dati senza la chiave condivisa tra tutti gli attori.

Inoltre, il sistema di voto automatizzato prevede sette istanze di verifica del voto, compreso il voto fisico, che viene stampato su carta speciale, con filigrana e inchiostro di sicurezza, e identificato attraverso un codice non sequenziale, che protegge la segretezza del voto.

All'interno di questo meccanismo di voto vengono inoltre evidenziati i seguenti vantaggi, ad esempio la gestione del voto è svolta esclusivamente dall'elettore; al termine del processo di votazione, la totalizzazione è immediata, il che garantisce rapidità nei risultati ufficiali.

Un altro dei pregi del sistema è lo svolgimento dei controlli, in cui si replicano tutte le fasi del processo di voto, che è accompagnata da soggetti, revisori esterni e osservatori nazionali e internazionali.

Anche la rete di trasmissione dei risultati elettorali è stata sottoposta ad audit per le mega elezioni del 21 novembre.

L’intero processo elettorale venezuelano vedrà al lavoro circa 1.300.000 persone, tra tecnici, operatori, coordinatori e funzionari vari.

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