Iran: "Insufficiente" passo degli USA su esenzione embarghi

05 Febbraio 2022 17:37 La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ripristinato, ieri, le esenzioni dalle sanzioni all'Iran per consentire progetti di cooperazione nucleare internazionale, mentre i colloqui indiretti tra questi due paesi sulla riattivazione del patto nucleare, PIAC o JCPOA, sono entrati nella fase finale.

Nelle dichiarazioni rilasciate questa mattina, il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdolahian, dopo aver definito il provvedimento di Washington come "insufficiente", ha sottolineato che dal punto di vista della Repubblica islamica, "la buona volontà in pratica significa che accadrà qualcosa di tangibile sul terreno."

"Rimuovere alcune sanzioni in modo reale e obiettivo potrebbe essere interpretato come la buona volontà di cui parlano gli americani ", ha affermato.

Amir Abdolahian ha anche sottolineato che uno dei principali obiettivi di Teheran nei colloqui di Vienna è ottenere le garanzie necessarie per il pieno rispetto degli impegni assunti con il PIAC.

“Chiediamo garanzie a livello politico, legale ed economico. Sono stati raggiunti accordi in alcune aree, ma la squadra negoziale iraniana cercherà seriamente di ottenere garanzie tangibili dalle parti occidentali che onoreranno i loro impegni ai sensi dell'accordo di Vienna".

Il capo della diplomazia iraniana, in questo modo, ha reagito agli ultimi commenti dell'inviato speciale statunitense per l'Iran, Robert Malley, il quale all'epoca disse che Washington non può garantire l'adesione della prossima amministrazione statunitense all'accordo nucleare.

L'Iran e i paesi che restano parte del PIAC — ovvero: Regno Unito, Francia, Russia e Cina, più Germania) — sono da mesi coinvolti in colloqui a Vienna, , con la revoca delle sanzioni come principale obiettivo perseguito dal Paese persiano, presupposto per qualsiasi azione di rilancio dell'accordo nucleare, dopo il ritiro unilaterale degli Stati Uniti da esso nel maggio 2018, insiste la parte iraniana.

Teheran, infatti, continua a sottolineare che la cosa principale è la normalizzazione delle relazioni commerciali ed economiche con il Paese persiano.

Le più recenti da Mondo Multipolare

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa