Maduro: "Le sanzioni contro la Russia generano un effetto boomerang che ha colpito l'economia di UE, Usa e mondo"

21 Aprile 2022 17:59 La Redazione de l'AntiDiplomatico

"Le sanzioni che l'Occidente ha imposto contro la Russia hanno generato un effetto boomerang", ha affermato il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, nel quadro di una giornata di lavoro definita "Mercoledì produttivo".

Il presidente ha sottolineato che queste misure hanno colpito le economie dell'Europa, degli Stati Uniti e del mondo in generale. Hanno causato "un'inflazione record" in diversi paesi e hanno "influito" sul prezzo a cui una serie di prodotti vengono venduti e acquistati a livello globale, come grano, oli e semi di soia, ha sottolineato.

In questo contesto, Maduro ha affermato che il Venezuela è pronto ad "affrontare l'impatto dell'effetto boomerang" sull'economia, un fatto che "sta colpendo tutti i popoli".

Il presidente sudamericano ha chiesto la cessazione delle “sanzioni aberranti contro l'economia russa” che, secondo lui, continuano a sussistere per “l'arroganza” dell'Occidente. "Queste sanzioni dovrebbero essere revocate, come le sanzioni contro Venezuela, Cuba, Nicaragua e tutti i popoli del mondo", ha affermato un leader politico che conosce bene la crudeltà di queste misure.

A suo avviso, le misure restrittive che Mosca deve affrontare sono il risultato di "decisioni geopolitiche e ideologiche dei blocchi di potere occidentali", che contraddicono i precetti economici che proclamano. "Non hanno detto che l'economia è neutrale, che l'economia non dovrebbe essere coinvolta nella politica, ma che il mercato dovrebbe regolare tutto? È una bugia!".

"Molte delle cosiddette istituzioni multilaterali sono al servizio della politica, dell'ideologia e della lotta per il potere di coloro che governano negli Stati Uniti e in Europa, e usano il dollaro per torcere le braccia del mondo", ha concluso Maduro.

Le denunce del leader bolivariano trovano conferma in quanto scritto recentemente dal quotidiano cinese Global Times. Le sanzioni che l'Occidente ha imposto alla Russia sono un'altra "manovra geopolitica di Washington" che ha avuto un impatto notevole sull'economia mondiale e ha colpito gravemente i paesi vulnerabili, ha affermato il quotidiano del Dragone asiatico in un articolo.

Il quotidiano cinese ha evidenziato che, sebbene gli ultimi dati sull'inflazione "indichino chiaramente" le conseguenze del conflitto Russia-Ucraina e le sanzioni economiche anti-russe, i media occidentali continuano a gettare accuse sulle politiche anti-Covid della Cina per l'aumento dei prezzi in altri paesi del mondo.

Secondo il Global Times, i tentativi "falliti" di Washington di “scaricare le responsabilità“ hanno lo scopo di "nascondere il suo fallimento, la sua sconfitta di fronte al virus e gli enormi costi delle sanzioni economiche contro la Russia".

"Sebbene i funzionari statunitensi e occidentali affermino che le loro sanzioni economiche e finanziarie contro la Russia mirano a punire Mosca, la verità è che queste sanzioni hanno anche danneggiato gravemente gli interessi dei paesi in via di sviluppo, che sono altamente vulnerabili all'elevata inflazione rispetto alle importazioni di cibo e altri prodotti di base”, evidenzia l’articolo.

Gli USA hanno semplicemente inferto un duro colpo al commercio mondiale, dove le catene di approvvigionamento non si sono ancora riprese, il che ha gravemente aggravato la situazione.

Il Global Times sottolinea che le misure restrittive "hanno aggiunto sale alla ferita" per i paesi in via di sviluppo esacerbando le sfide che affrontano la gran parte di queste nazioni e provocato l'aumento repentino dei prezzi.

Tornando al Venezuela, Maduro ha reso noto un piano di misure economiche e di produzione volto a rafforzare l'economia nazionale al fine di neutralizzare il processo inflazionistico esistente nel mondo.

Il capo dello Stato ha precisato che viste le sanzioni illegali imposte dagli Stati Uniti alla Russia, la nazione latinoamericana sta preparando un “Piano di protezione per il popolo venezuelano”, che consiste nell'aumentare la produzione alimentare.

Considerando che "la prima indipendenza che un popolo che vuole essere libero e sovrano deve avere è l'indipendenza economica", Nicolás Maduro ha affermato che questo piano anti-boomerang mira a promuovere la produzione nazionale attraverso politiche doganali e non doganali.

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