Cuba e Russia rinnovano i loro legami storici e condividono la visione di un mondo multipolare

di Giulio Chinappi

La visita del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov a Cuba ha rappresentato l’occasione per rinnovare gli storici legami tra Mosca e L’Avana, che affondano le proprie radici nell’epoca sovietica.

Nel corso della sua visita in America Latina, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha fatto tappa a Cuba lo scorso 20 aprile, incontrando il generale dell’esercito e leader della Rivoluzione, Raúl Castro Ruz, e il presidente della Repubblica recentemente rieletto, Miguel Díaz-Canel Bermúdez. Questo incontro ha dato ai due Paesi una nuova opportunità, dopo il viaggio del presidente cubano a Mosca nel mese di novembre, per rinnovare gli storici legami che legano Mosca a L’Avana, e che affondano le proprie radici nell’epoca sovietica: “Durante l’incontro è stato possibile verificare gli ottimi rapporti tra Russia e Cuba, basati su tradizionali legami di amicizia, e ai quali entrambi i governi hanno dato grande priorità, come testimoniato dall’alto livello politico raggiunto e dall’ampio scambio di visite effettuato”, si legge in un articolo del Granma.

Nel corso dell’incontro, il presidente Díaz-Canel ha ringraziato la Russia per il suo tradizionale e fermo sostegno alla Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite contro il blocco economico imposto dagli Stati Uniti a Cuba, così come per le molteplici denunce pubbliche di questa politica criminale degli Stati Uniti. Allo stesso modo, Cuba di oppone ad ogni tipo di sanzione unilaterale contro la Federazione Russa. Il segretario del Partito Comunista di Cuba ha anche affrontato la questione ucraina, promuovendo la ricerca di una soluzione pacifica attraverso canali diplomatici, che garantisca la sicurezza e la sovranità di tutti, così come la stabilità e la sicurezza regionale.

Successivamente, Lavrov ha tenuto colloqui anche con il ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, membro dell’Ufficio Politico del Partito Comunista. Il massimo diplomatico dell’isola ha ringraziato il visitatore per la cooperazione solidale della Russia durante i momenti più difficili della pandemia di Covid-19 e per la coerente posizione russa contro il blocco economico ai danni di Cuba. “Cuba condanna le sanzioni unilaterali e si oppone alla politica di isolamento nei confronti della Federazione Russa, anche nelle organizzazioni internazionali. Respingiamo fermamente l’espansione della NATO, che continua fino ai confini russi, causa principale dell’attuale conflitto in Europa“, ha aggiunto Rodríguez Parrilla.

Da parte sua, il rappresentante russo ha riconosciuto che le tensioni a livello mondiale si stanno moltiplicando nel mondo e che c’è un tentativo da parte dell’Occidente di mantenere il proprio potere egemonico, minando la sovranità di altri Paesi: “Gli eventi recenti mostrano un inasprimento delle sanzioni statunitensi”, ha detto Lavrov. Il ministro ha inoltre aggiunto che la nuova concezione della politica estera della Russia prevede una maggiore attenzione all’America Latina, attraverso i meccanismi di integrazione dell’area come i BRICS, la CELAC, il Mercosur e altri.

Secondo Lavrov, Cuba e la Federazione Russa condividono una visione di un mondo multipolare che contrasta con il progetto egemonico statunitense: “Continueremo a lavorare insieme sulla scena internazionale per sostenere gli altri Paesi che rifiutano questo diktat a lavorare insieme per plasmare un ordine mondiale multipolare nel pieno rispetto della Carta delle Nazioni Unite, dove spicca un’idea: che le Nazioni Unite si basino sul principio del rispetto per l’uguaglianza sovrana dei Paesi“.

Paesi come Cuba e la Russia si trovano sotto sanzioni economiche per via della loro scelta di ribellarsi all’ordine multipolare sotto la guida egemonica degli Stati Uniti, che si arrogano il diritto di dettare le regole del mondo e di giudicare l’operato degli altri. A tal proposito, Lavrov ha detto che la Russia rifiuta l’idea che il mondo debba vivere secondo le “regole” degli Stati Uniti: “Queste sono le ‘regole’ che hanno in mente quando impongono a tutti gli altri un ‘ordine mondiale basato su regole’. Ne siamo tutti ben consapevoli. Queste ‘regole’ riflettono il desiderio di continuare il paradigma coloniale del vivere alla spese degli altri e sbarazzarsi di qualsiasi rivale“.

Le due parti hanno inoltre preso accordi per salvaguardare i loro legami commerciali, economici e di investimento contro le sanzioni occidentali: “Abbiamo affermato che le decisioni sono già state elaborate e sono in fase di attuazione, il che rende possibile proteggere in modo affidabile i nostri legami e progetti commerciali, economici e di investimento dall’impatto delle sanzioni occidentali illegali“, ha affermato il ministro Lavrov. Questo è possibile anche grazie allo status di osservatore che Cuba ha ottenuto presso l’Unione Economica Eurasiatica, della quale fanno parte Russia, Armenia, Bielorussia e Kazakistan.

Sempre al fine di rafforzare i rapporti economico-commerciali, il primo ministro cubano Manuel Marrero Cruz parteciperà al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, organizzato nella città russa dal 14 al 17 giugno. Lavrov ha osservato che il coinvolgimento della parte cubana in questi eventi contribuirà ad aprire nuove prospettive e direzioni per la cooperazione commerciale ed economica: “Oltre ai legami bilaterali, stiamo anche promuovendo attivamente la cooperazione tra la parte cubana e l’Unione Economica Eurasiatica, di cui Cuba è un osservatore“, ha ricordato lo stesso ministro russo.

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