Venezuela, il flop delle destre e lo spettro di Pinochet


di Giorgio Cremaschi*

I golpisti in Venezuela annunciano 7.186.000 votanti, ovviamente con il 98% di SÌ alla destituzione di Maduro. Peccato che alle elezioni per il parlamento del 2015, quelle svolte sotto il regime da essi definito tirannico, avessero preso più voti. E che lo stesso Maduro alle elezioni presidenziali del 2013 ne avesse presi ancora di più. Certo che è una ben strana dittatura quella in cui l'opposizione può spendere milioni per fare un voto suo e boicottare quello regolarmente previsto il 30 luglio per l'assemblea costituente. Ma nonostante l'assenza di qualsiasi controllo democratico sul voto, e ancora di più sul conteggio dei voti, i golpisti non sono riusciti a raggiungere quegli 8 milioni di voti che si erano prefissi come obiettivo minimo della loro consultazione farsa. Un flop colossale dunque.



Per questo però i golpisti ed i loro protettori nella UE e negli USA, nei prossimi giorni diventeranno più pericolosi ed eversivi, giocheranno ancora più sporco.

Già un loro esponente è stato arrestato carico di esplosivo C4, mentre il governo di destra spagnolo ha chiesto sanzioni, cioè misure di guerra, contro il Venezuela.

Tutto sarà tentato per impedire la consultazione legittima del 30 luglio e questo la dice lunga sulle intenzioni democratiche delle opposizioni. Nel 1973 Salvador Allende, sottoposto alla stessa aggressione interna ed internazionale del governo bolivariano venezuelano oggi, indisse in Cile un referendum sulle scelte politiche del governo di Unidad Popular. Il voto avrebbe dovuto tenersi alla fine di settembre e tutti i sondaggi dicevano che il presidente lo avrebbe vinto sulle opposizioni.

Ma l'11 settembre ci fu il golpe di Pinochet. Aspettiamoci di tutto quindi nei prossimi giorni da opposizioni venezuelane che stanno perdendo il confronto democratico e per questo vogliono vincere con il golpe o la guerra civile. E contestiamo la vergognosa campagna di fakenews dei massmedia italiani ed europei.

Fakenews che coprono le intenzioni interventiste e guerrafondaie dei governi e dei partiti di governo come il nostro PD. Per questo pubblico qui una delle tante foto che documentano la partecipazione popolare, proprio ieri, alla consultazione indetta dal governo in preparazione delle elezioni del 30 luglio.

Foto tutte censurate da grandi giornali e Tv, a dimostrazione dell'intento golpista dell'aggressione al governo e al popolo bolivariano del Venezuela. Ma ..NO PASARAN!


*Quest'articolo viene pubblicato contemporaneamente dall'AntiDiplomatico e da Contropiano

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