Classifica Forbes, in Italia 100 miliardi per 10 persone: uno scandalo normale


di Giorgio Cremaschi


Sono in viaggio per giungere a Napoli, dove parteciperò alle mobilitazioni dei lavoratori Whirlpool, in questo fine mese decisivo per loro, perché la multinazionale aveva deciso la chiusura della fabbrica per il 1 novembre, anche se ora di fronte alla lotta pare più cauta. Queste lavoratrici e questi lavoratori rischiano di finire in miseria con le famiglie, perché se perderanno il lavoro non ne troveranno un altro che garantisca quel povero salario di 1200 euro al mese con il quale vivono.
Mentre penso a tutto questo, vedo sul Corriere i primi nella classifica dei ricchi in Italia. Sono dieci persone che assieme hanno una ricchezza di 100 miliardi di euro. Se quella ricchezza fosse trasformata in stipendi servirebbe a pagare per un anno 4 milioni di persone con il salario Whirlpool. Oppure 400000 per dieci anni. O 40000 per cento anni. Gli operai Whirlpool sono 400, calcolate voi.

Naturalmente il quotidiano che riporta la classifica precisa che i nostri non sono tra i grandi ricchi del mondo, anzi poveretti molti di loro non sono neppure nelle classifiche internazionali.

Ecco io penso che finché i milioni che non riescono ad arrivare alla fine del mese, finché la grande maggioranza di persone che vivono con redditi pari in un anno a pochi secondi di guadagno di uno di questi miliardari, finche il popolo non sentirà come uno scandalo l’attuale scandalosa distribuzione della ricchezza e tornerà? a provare un sano odio di classe per i ricchi, fino ad allora in politica non cambierà nulla. O si redistribuisce la ricchezza, cioè la si porta via ai ricchi per darla a chi ha bisogno, oppure ci si odia e sbrana tra poveri. E i Salvini di turno, assieme ai vari Berlusconi con cui si alleano e di cui fanno gli interessi, potranno presentarsi come i difensori del popolo.

PS. Tra i dieci ricconi italiani probabilmente il centrosinistra avrebbe la maggioranza e questo ancor di più spiega Salvini.

Le più recenti da Dalla parte del lavoro

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa