di Diego Bertozzi

La notizia non è che gli Uiguri (definizione etnica sorta solo nella metà del secolo scorso per indicare la popolazione turcofona della regione cinese dello Xinjiang) sarebbero da sempre sotto il "tallone di ferro" genocida di Pechino, ma che sotto la sigla Isis c'è, come documentato da tempo, una vera e propria armata cinese (che in Siria si è militarmente addestrata) che rivendica l'indipendenza di una regione strategica per la sicurezza e la proiezione internazionale della Cina popolare (nuova via della seta), e che questo obiettivo lo persegue anche attraverso attentati terroristici che in occidente ci guardiamo bene dal condannare con la stessa veemenza che mostriamo quando avvengono nelle nostre città. E guarda caso proprio questo disegno di smembramento del colosso asiatico non è poi così distante dalla strategia di lungo corso degli Stati Uniti.