Turkish Stream. Gazprom: "Andremo avanti anche contro il volere dell'Europa". E la geopolitica energetica non sarà più lo stessa...


La Russia continuerà a sviluppare il progetto Turkish Stream che può contribuire ad aumentare in modo significativo le esportazioni di gas verso l'Europa e il mercato turco, che è in rapida crescita, dicono gli analisti della società d'intelligence Stratfor.
Gazprom ha messo in chiaro che andrà avanti con la costruzione del gasdotto russo-turco indipendentemente dagli ostacoli politici che si dovrebbero creare in Europa, si legge in un rapporto che mette in evidenza lo status della Russia "come il maggior produttore di gas naturale e petrolio del continente" e lo individua come uno dei fattori dell'influenza russa in Europa.
Secondo il rapporto, "gli europei credono che la Russia non continuerà con i suoi piani se l'Europa non avvierà i lavori sulla loro parte dell'infrastruttura per il gas che attualmente riceve dall'infrastruttura che attraversa l'Ucraina".
Tuttavia, aggiunge, Gazprom ha già detto all'Europa che prevede di smettere di usare il percorso attuale di esportazione attraverso l'Ucraina entro il 2019 e dirottare le forniture di gas naturale verso il nuovo gasdotto Turkish Stream.
"La Russia ha investito a sufficienza e ha scorte necessarie per iniziare almeno la costruzione del primo dei quattro gasdotti paralleli del Turkish Stream, ciascuno con una capacità di circa 16miliardi di metri cubi", afferma la pubblicazione.
"Anche se l'Europa non dovesse impegnarsi nel medio termine, Gazprom può utilizzare una versione ridotta del Turkish Stream per rifornire il piccolo ma crescente mercato del gas naturale in Turchia ", scrivono gli esperti di Stratfor.
Gli autori del rapporto sottolineano che il nuovo gasdotto russo-turco dovrebbe sostituire il South Stream che doveva passare attraverso il territorio della Bulgaria. Il progetto di South Stream è stata sospeso dal presidente russo, Vladimir Putin, il 1° dicembre a causa dell'opposizione da parte dell'Unione europea.
"Quasi subito, è stato sostituito con il Turkish Stream. Per la Russia, Turkish Stream ha lo stesso obiettivo del South Stream, ma senza i vincoli politici del trasporto del gas in Bulgaria, membro dell'Unione europea", conclude il rapporto.

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