In Ucraina (Usa), l'ex premier georgiano Saakashvili si fa nominare governatore di Odessa per sfuggire ai suoi processi


di Eugenio Cipolla

La notizia non è proprio delle migliori per l’Ucraina di Petro Poroshenko. Schiacciata da una crisi economica senza precedenti e dalla guerra in Donbass, che trascina con sé un’ondata impressionante di morte e distruzione, l’ex repubblica sovietica ieri ha subito una mezza bocciatura da parte del Fondo Monetario Internazionale. L’organismo diretto da Christine Lagarde, infatti, ha tagliato le stime sul Pil dell’Ucraina per l’anno in corso, dal - 5,5% pronosticato a inizio anno a un ben peggiore – 9% e rivisto quelle relative all’inflazione, che dovrebbe raggiunge il 46% entro la fine di quest’anno. «Tuttavia ci sono segnali incoraggianti», hanno fatto sapere da Washington, che consisterebbero in una stabilizzazione del cambio monetario, un aumento delle riserve in valuta estera e una ripresa dei depositi bancari in valuta locale.

La situazione, insomma, non è rose e fiori. Nonostante questo, però, il dibattito politico in Ucraina è stato segnato da altro in questi ultimi giorni. Sabato Petro Poroshenko ha infatti ufficializzato la nomina di Mikheil Saakashvili a governatore della regione di Odessa, facendo scoppiare un mare di polemiche. Ex presidente della Georgia e già a capo della Commissione consultiva presidenziale per le riforme in Ucraina, Saakashvili si è mostrato molto ottimista sul futuro. «E’ un grande amico dell’Ucraina e nel giro di un anno tutti gli abitanti di Odessa si diranno soddisfatti per questa scelta», ha detto Petro Poroshenko subito dopo aver firmato il decreto di nomina.

La cosa ha indispettito e non poco Tbilisi, creando una sorta di incidente diplomatico tra i due paesi. In Georgia Saakashvili è al centro di numerose inchieste giudiziarie. Nel 2014 la Procura generale di Tbilisi ha spiccato nel suoi confronti un mandato di arrestato, chiedendo all’Interpol di estendere le ricerche a livello internazionale. L’ex presidente georgiano è accusato di appropriazione indebita di fondi pubblici (circa 5 milioni di dollari) per uso personale, di occultamento e falsificazione di documenti relativi all’inchiesta sull’omicidio del banchiere Sandro Girgvliani, ucciso nel 2006, e di essere coinvolto nell’organizzazione di una strage avvenuta il 7 novembre 2007 durante una manifestazione pacifica in Georgia.

A gettare ulteriore tensione sull’episodio, c’è anche il forte nazionalismo dei georgiani. Oltre la nomina, Saakashvili ha ricevuto la cittadinanza ucraina. «Un insulto al suo paese», ha commentato Giorgi Margvelashvili, presidente della Georgia. «Con questa decisione ha insultato il nostro Stato e le sue istituzioni». La legge georgiana, così come quella ucraina, prevede la perdita della cittadinanza per coloro i quali ne hanno scelta una seconda, ma ci sono alcuni appigli giuridici ai quali Saakashivili intende appellarsi. Il neo-governatore di Odessa, secondo la legge georgiana, può mantenere la doppia cittadinanza solo attraverso una richiesta a Margvelashvili, mentre per quella ucraina esiste un periodo transitorio di due anni, alla fine dei quali si deve optare obbligatoriamente per una delle due, perdendo così l’altra. «Si può essere cittadini ucraini senza lasciare la cittadinanza dell’altro paese», ha affermato Saakashvili in un’intervista a un’emittente tv georgiana.

Molti sono convinti che quella di Saakashvili sia stata una mossa intelligente per sottrarsi ai processi che lo vedono coinvolto. Tea Tsulukiani, ministro della giustizia di Tbilisi, ha detto che la Georgia ha perso la possibilità legale di estradare Saakashvili. «La Costituzione ucraina vieta l’estradizione dei suoi cittadini in altri paesi», ha precisato. Allo stesso tempo, ha aggiunto il guardasigilli georgiano, Saakashvili rimane formalmente un cittadino della Georgia. «Tecnicamente lo è ancora – è l’opinione di Tsulukiani – anche se non gode più di nessun diritto, avendo preso una cittadinanza diversa».

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa