La vostra de-dollarizzazione del giorno: la maggiore banca russa emette lettere di credito denominate in yuan


Il mondo unipolare, dominato dal dollaro del secondo dopoguerra sta tramontando. A guidare la spinta verso il multipolarismo e la de-dollarizzazione sono, secondo il blog americano Zero Hedge, una Russia risorgente e la Cina, la superpotenza nascente.

La fine dell'ordine mondiale di Bretton Woods è sempre più evidente e si concretizza soprattutto nel lancio della banca BRICS e la Banca d'Investimento per le infrastrutture asiatiche, AIIB. Queste nuove strutture rappresentano un allontanamento dalle istituzioni multilaterali dominate dagli Stati Uniti e la loro stessa esistenza suggerisce che un mancato adattamento alle realtà economiche e l'incapacità o mancanza di volontà di soddisfare le esigenze del mondo moderno potrebbero presto condurre istituzioni come il Fondo monetario internazionale all'irrilevanza.
Se la scomparsa dell'ordine economico sovranazionale esistente vi sembra improbabile, prosegue ZH, o se la sua caduta appare quanto meno prematura, prendete in considerazione i recenti avvenimenti.
Mentre gli Stati Uniti ostacolano gli sforzi per riformare il Fondo monetario internazionale e dare ai paesi membri una rappresentanza che è commisurata al loro potere economico, e mentre il Fondo stesso battibecca con l'Ue sugli aiuti alla Grecia, la banca BRICS ha offerto alla Grecia un posto al suo interno
La Cina ha promesso di investire circa 50 miliardi di dollari nelle infrastrutture pakistane nel quadro dell'iniziativa della Nuova Via della Seta di Pechino e dell'AIIB. Il denaro finanzierà centrali elettriche, strade, ferrovie, e, forse più importante, il gasdotto Iran-Pakistan. La grande somma rappresenta il 53% in più rispetto a quanto gli Stati Uniti hanno dato ad Islamabad nel corso degli ultimi 13 anni. La Cina investirà una somma altrettanto grande in Brasile e sta anche considerando la costruzione di una ferrovia sulle Ande, che collegherebbe il Brasile alla Cina attraverso il porti del Pacifico e in Perù.
Quando si considera quanto sopra, è importante capire che la banca BRICS non è semplicemente un canale attraverso il quale i poteri emergenti possono agire insieme per proiettare la loro crescente influenza nel quadro di istituzioni multilaterali all'interno delle quali si sentono sottorappresentati. Allo stesso modo, l'AIIB è più di uno strumento di politica estera che permetterà a Pechino di stabilire un dominio regionale.
Entrambe le istituzioni serviranno ad accelerare la de-dollarizzazione. La Russia, ad esempio, ha proposto l'istituzione di un sistema BRICS alternativo al sistema SWIFT. La Cina, nel frattempo, sta lavorando per assicurare allo yuan un ruolo di primo piano nei prestiti attraverso l'AIIB.
In un altro segnale che la Russia e la Cina sono sempre più intenzionate a lavorare insieme per liberarsi dalla dipendenza dal dollaro e dalle istituzioni finanziarie occidentali, la più grande banca della Russia ha, per la prima volta, emesso lettere di credito denominate in yuan in concerto con la Export-Import Bank cinese.
Lo scorso ottobre, conclude ZH, la Russia e la Cina hanno aperto una linea di currency swap di 25 miliardi dollari, uno sforzo che serve non solo a rafforzare i legami tra Mosca e Pechino, in termini di investimenti e commercio, ma che aiuta anche a proteggere la Russia dalle sanzioni finanziarie imposte dagli occidentali.

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