Sul Venezuela avete letto molto ultimamente. Dai media arrivano sempre le stesse informazioni: repressione, censura, dittatura. Ma gli interessi delle oligarchie e dell'impero nordmaricano sono ormai chiari a chi ha cercato di spezzare i canali di disinformazione tradizionale. E questo video “Golpe Suave” realizzato da: Universidad Popular del Buen Vivir – Quito (Sceneggiatura: Eduardo Meneses Collaborazione: Marie Gaudfernau Disegno: André Ester; Edizione italiana a cura di Aimone Spinola Voce narrante: Emiliano Valente) spiega in modo mirabile la strategia golpista dell’oligarchia venezuelana ed estera contro il processo bolivariano.
Quali sono gli interessi delle elites e degli Stati Uniti e perché il Venezuela è così importante geopolitcamente?
Per rispondere
il punto di partenza è un dato: il Venezuela ha le più grande riserve petrolifere del mondo.
E, d'altro canto, la società americana è tra i principali consumatori di tutti i prodotti derivati petroliferi del mondo.
Devono importare 60 barili ogni 100 che consumano. Da dove provengono? IL Medio Oriente è una zona chiave e ne importano una parte importante, soprattuto da Arabia Saudita, Qatar, Emirati arabi. Con questi paesi la strategia degli Usa per dominio nell'area ha prodotto le guerre e distruzioni di Iraq, Siria, Libia e l'occupazione della Palestina.
Perché quindi il Venezuela è così importante? Il petrolio dal Medio Oriente per gli Usa passa per lo Stretto di Ormuz, poi per l'Africa e infine per il Texas: 45 giorni di navigazione. Dal Venezuela impiega 4-5 giorni con costi di trasporto infinitamente inferiori. Gli interessi nord-americani sono chiari ed hanno determinato la storia del Venezuela per oltre 40 anni. Due partiti che facevano gli interessi delle oligarchie, Azione democratica e Copei, concordarono un patto economico comune, sequestrando la democrazia venezuelana per 40 anni e garantendo agli Usa a buon prezzo petrolio.
Con l'arrivo al potere di Chavez il paese riacquistò la sua sovranità territoriale piena e dopo il colpo di stato tentato dal 2002 la guerra economica imposta nel 2003, gli Usa non hanno mai smesso di cercare di alterare con tutti i mezzi illeciti dal punto di vista del diritto internazionale il percorso democratico in corso nel paese.
Oggi è in vigore quello che può essere definito un golpe morbido ed è diviso in due punti principali:
La guerra economica, come primo passo. La dipendenza verso l'esterno per le sue necessità da parte del Venezuela rende il paese vulnerabile all'attacco dell'oligarchia che cerca di diminuire e ostacolare l'arrivo di prodotti di prima necessità per aumentare le tensioni sociali e speculando con i dollari invece di importare beni per il paese.
Il secondo passo: la manipolazione mediatica. I mezzi di comunicazione in Venezuela e all'estero sono gli strumenti di questo golpe morbido per far credere al mondo intero che nel paese è in corso una repressione contro l'opposizione e contro la popolazione che protesta.
Ma il copione è ormai noto ed è stato utilizzato in Bolivia, oggi in Ecuador e in generale in tutti i paesi in cui sono state spezzate le catene dell'oligarchia finanziaria.
Un affronto che il regime americano non accetterà mai.
Buona visione.