Non è uno scherzo. L'Arabia Saudita avrà un ruolo chiave nel Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite


Se qualcuno tentasse di mettere insieme una squadra delle nazioni con i regimi più autoritari, che violano costantemente i diritti umani, l'Arabia Saudita non solo sarebbe in cima alla lista ma il capitano della squadra, scrive Michael Krieger sul suo blog.
In una mossa imbarazzante, ridicola e tragica come Barack Obama che riceve il Nobel per la pace proprio mentre stava per imbarcarsi in diverse guerre d'oltremare e uccisioni di innumerevoli civili attraverso gli attiacchi dei droni, senza un giusto processo, le Nazioni Unite hanno, incredibilmente, nominato l'Arabia Saudita alla guida del Gruppo Consultivo del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite dei diritti umani.
Le Nazioni Unite sono state fortemente criticate per aver assegnato all'Arabia Saudita un ruolo chiave nel Consiglio dei diritti umani - nonostante il paese detenga "senza dubbio il peggior record del mondo" sulla libertà per le donne, le minoranze e i dissidenti.
I critici, tra cui la moglie del blogger Raif Badawi - condannato a 1.000 frustate - ha definito la nomina "scandalosa".
UN Watch, una ong che si occupa di monitorare le attività del Consiglio e che ha ottenuto i documenti ufficiali delle Nazioni Unite del 17 settembre, ha rivelato che Faisal Trad, l'ambasciatore saudita presso le Nazioni Unite a Ginevra, è stato eletto come presidente di un gruppo di esperti indipendenti in senso al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite.
Come capo del Gruppo Consultivo, Trad ha il potere di selezionare candidati, provenienti da tutto il mondo, per decine di ruoli di esperti nei paesi in cui l'ONU ha un mandato in materia di diritti umani.
"L'Onu definisce questi esperti come i "gioielli della corona" dei diritti umani anche se la scelta di una monarchia assoluta mina definitivamente la credibilità dell'organismo", denuncia UN Watch,

Il direttore esecutivo di UN Watch, Hillel Neuer, ha detto che la nomina, che ha avuto luogo nel mese di giugno, ma fino ad ora non era stata resa pubblica - potrebbe essere stato un premio di consolazione per i sauditi, dopo il ritiro della candidatura alla presidenza del Consiglio dopo le condanne internazionali per le violaizoni dei diritti umani nel Regno.

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