Soros prepara la scalata all’economia ucraina


di Eugenio Cipolla
La risposta di Mosca nei confronti di Kiev, dopo le sanzioni firmate da Poroshenko lo scorso 16 settembre contro 388 individui e 105 entità russe o colpevoli di aver sostenuto la politica di Putin, è arrivata.

Il governo guidato da Dmitri Medvedev ci ha messo quasi due mesi, ma alla fine ha deciso di introdurre un embargo sui prodotti alimentari dell’ex repubblica sovietica. «Dal momento che l’Ucraina si è unita al coro delle sanzioni contro la Federazione Russa – ha detto Alexei Ulyukayev, ministro dello Sviluppo economico russo, intervistato da Rossiya 24 – abbiamo deciso di introdurre misure di protezione sotto forme di embargo. La decisione entrerà in vigore il primo gennaio».
Ulyukayev ha sottolineato come la Russia abbia la necessità di «proteggere il mercato dall’accesso incontrollato di merci provenienti da paesi terzi, in particolar modo dall’Unione Europea, attraverso il territorio doganale dell’Ucraina». La riposta ufficiale di Kiev non si è fatta attendere ed è arrivata tramite le parole del primo ministro ucraino, Arsenij Yatsenyuk, che ha parlato di «una decisione illegale, l’ennesima manifestazione di aggressione economica nei confronti
dell’Ucraina».
Il leader del Fronte Popolare ha parlato delle perdite che interesseranno l’Ucraina a causa di questa misura, stimabili in circa 600 milioni di dollari per tutto il 2016. La notizia del giorno, però, chiaramente passata in secondo piano o del tutto esclusa dai media occidentali, è un’altra. Il fondo di investimento ucraino Redevelopment Fund, che opera sotto il controllo del Soros Fund Managment, di proprietà di George Soros, investirà nell’economia ucraina attraverso un giro complesso di accordi con diverse società finanziarie ucraine, come la Dragon Capital New Ukraine Fund.
«Siamo lieti di diventare un investitore importante in un nuovo fondo di private equity in Ucraina», ha detto Micheal Vashon, portavoce del Soros Fund Managment. Grazie alla liquidità fornita dalla società di Soros, Dragon Capital investirà in diversi settori dell’economia ucraina, fornendo un sostegno finanziario «per migliorare l’efficienza, aggiornare la tecnologia e garantire la crescita a lungo termine».
Secondo Tomas Fiala, direttore generale di Dragon Capital, in questo momento in Ucraina si ha la possibilità di investire in imprese locali a prezzi ragionevoli. «L’attuale situazione economica – ha osservato – è una grande opportunità per investire nelle imprese ucraine a prezzi interessanti. L’attuale situazione economica in Ucraina è una grande
opportunità per noi». Negli scorsi mesi, era stato proprio George Soros a preannunciare la disponibilità di investire 1 miliardi di dollari nell’economia ucraina, a patto che anche i paesi occidentali avessero fatto lo stesso.

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