Anonymous ha accusato una società Usa di proteggere i siti pro-ISIS da attacchi informatici


Il gruppo di 'hacktivisti', Anonymous, ha accusato una società di San Francisco,che fornisce servizi web, di proteggere i siti pro-ISIS da attacchi informatici. Lo Stato Islamico sfrutta internet e i social media per diffondere la sua propaganda e promuovere le sue attività e utilizza anche i servizi web per proteggere il gruppo da attacchi informatici.

Mentre si cerca di distruggere i siti correlati all'ISIS, i membri dell'organizzazione terroristica stanno circumnavigando gli attacchi utilizzando servizi web facilmente reperibili sul mercato.

Secondo alcuni membri di Anonymous, la tecnologia web della società CloudFlare viene utilizzato dai terroristi operanti sulla darknet e nel cyberspazio per impedire ai membri del gruppo di hacktivisti di sospendere la propaganda correlata all'ISIS. A seguito dei recenti attacchi terroristici di Parigi, Anonymous si è impegnato a proseguire con la campagna informatica contro ISIL on-line e ha accusato CloudFare di ostacolare questa "guerra".

CloudFlare protegge i propri utenti da ciò che è noto come Distributed Denial of Service (DDoS). E', quindi, in grado di fermare gruppi come Anonymous che fanno uso di attacchi DDoS per sovraccaricare i siti web dell'ISIS in modo che alla fine collassino. GhostSec, un network antiterrorismo che opera su Internet, dice che quasi 40 siti pro-ISIS utilizzano CloudFlare per impedire che i loro siti siano oscurati dagli hacktivisti.

Secondo il Epoch Times, 34 di questi siti stanno diffondendo propaganda, quattro sono forum terroristici e due offrono supporto tecnico. GhostSec non lavora per qualsiasi governo, ma trasmette tutte le informazioni sulle minacce che scopre online La sua missione, come si legge sul suo sito web è:
"Eliminare la presenza online di gruppi estremisti islamici come Stato islamico, al-Qaeda, Al-Nusra, Boko Haram e Al-Shabaab, nel tentativo di ostacolare il loro reclutamento e limitare la loro capacità di organizzare gli sforzi dei terroristi internazionali."
WauchulaGhost ha detto all'Epoch Times:
"Facciamo questo come un servizio gratuito non solo per gli Stati Uniti, ma per tutti i paesi del mondo. Ghost Security mira ad eliminare la presenza online del gruppo estremista dello Stato Islamico".
Ma il co-fondatore e amministratore delegato di CloudFlare, Matthew Prince ha respinto le accuse di Anonymous e le sue affermazioni che la sua azienda assiste siti web legati al terrorismo proteggendola da attacchi DDoS. Prince ha detto a The Register che i contenuti ospitati sula sua rete non equivalgono ad un "endorsment".
I governi occidentali spesso chiedono ai giganti di Internet come Google, Facebook e Twitter di rimuovere il materiale estremista dai loro siti. E una volta rimossi, con altrettanta rapidità, i terroristi dell'ISIS creano nuovi account.
Secondo la portavoce di CloudFlare, Daniella Vallurupalli, la società è nella stessa posizione.

In una e-mail all'Epoch Times, ha detto che avevano più di un milione di clienti e chiudono quasi 5.000 nuovi siti registrati ogni giorno.

La rivelazione che i terroristi stanno usando gli stessi servizi web degli hacktivisti non è una sorpresa. I governi e le aziendeche stanno lavorandno per combattere la radicalizzazione online e la propaganda estremista hanno lasciato agli hacktivisti e ai terroristi poca scelta se non affrontarsi del deep web, in modo da poter operare e contrastarsi l'un l'altro nel profondo del cyberspazio.

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