La mossa anti-Putin di Ucraina, Polonia e Lituania: una brigata congiunta di 4 mila uomini


di Eugenio Cipolla

Le bombe in est Ucraina, secondo la versione fornita stamani dal ministero della Difesa dei ribelli di Donetsk, sono tornate ad esplodere la scorsa notte su diversi territori controllati dai separatisti filorussi. Le forze armate di Kiev, infatti, hanno bombardato alcuni villaggi nei pressi dell’ex capitale industriale del paese, causando la morte di due persone, un militare e un civile, e il ferimento di altre quattro. La situazione, soprattutto quella diplomatica, continua a restare tesa con Mosca e Kiev che non si risparmiano mai frecciate e mosse di ritorsione reciproca.
«Kiev non sta attuando gli accordi di Minsk e questo problema dovrebbe essere discusso prima di tutto», ha detto in conferenza stampa il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. «Consideriamo le sanzioni contro la Russia assolutamente illegali. Si stanno ritorcendo contro chi le ha varate. Naturalmente – ha aggiunto - parlando dell'attuazione degli accordi Minsk ora, noi crediamo, prima di tutto che dovremmo parlare di quello che Kiev deve fare, perché se si prende il testo degli accordi Minsk e basta leggere i punti, gli obblighi di Kiev, che non vengono soddisfatti sono esposti chiaramente».
A non andare giù nei corridoi del Cremlino, poi, ci sono altre due mosse della leadership ucraina che rischiano di alzare ulteriormente il livello dello scontro. La prima riguarda la nuova alleanza che Kiev-Varsavia-Vilnius. Dal 2017 Ucraina, Polonia e Lituania costituiranno una brigata congiunta di 4mila uomini effettivi. A renderlo noto è stato il Ministero della Difesa polacco. «La brigata multinazionale è un segnale molto chiaro per chiunque voglia minare la pace in Europa», ha sottolineato il ministro della Difesa polacco, Antoni Macierewicz, al termine di un incontro a Lublino con gli omologhi ucraino e lituano, Stepan Poltorak e Juozas Olekas. I tre Paesi avevano firmato nel settembre del 2014 l'accordo per la creazione della "Litpolukbrig. Un atto che gli uomini di Putin considerano ostile e frutto della politica espansionista della Nato (Polonia e Lituania ne sono membri).
Non è finita qui, perché sempre oggi il gruppo statale ucraino Uckoboronprom ha annunciato che l’Ucraina e gli Usa continueranno a cooperare nel campo della produzione congiunta di armamenti e amplieranno la collaborazione nel settore della sicurezza. «La parte statunitense è pronta ad incentivare i programmi di sviluppo dell’Ucraina e auspica il loro successo», ha detto Frank Rose, assistente del Segretario di Stato Usa, al termine di un incontro tra i rappresentanti della Uckoboronprom e una delegazione a stelle e strisce.
Mentre la leadership di Kiev è impegnata a pieno ritmo sul fronte militare e diplomatico, la situazione sociale nel paese, soprattutto ad est, diviene sempre più difficile. I vertici del World Food Program hanno annunciato che estenderanno la propria operazione d’emergenza in Donbass fino al giugno 2016, al fine di fornire assistenza alimentare ad oltre 260.000 persone colpito dal conflitto nella regione. Le previsioni, infatti, non sono delle migliori. Il clima nei prossimi mesi sarà sempre più freddo e le temperature sempre più rigide. Cosa che metterà in difficoltà gli sfollati, gli anziani, i disabili e quelle famiglie dove gli uomini, morti in battaglia, hanno lasciato un vuoto colmato solo dalla forza di volontà di donne tenaci che adesso cercano solo di portare un piatto di minestra a casa per sopravvivere.

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