Jimmy Carter: la "corruzione legale" prevale nel sistema politico statunitense


In un'intervista alla BBC e riferendosi alla "sbagliata” sentenza della Corte Suprema del 2010, l'ex presidente Usa Jimmy Carter ha dichiarato che nel paese si è dato “alla corruzione legale di prevalere”.


L'ex presidente degli Stati Uniti e Premio Nobel per la pace Jimmy Carter, in un'intervista mercoledì con il programma "Today" della BBC, ha dichiarato all'intervistatore John Humphrys che la sentenza ha di fatto impedito ad un "relativamente sconosciuto contadino" come lui di emergere come un candidato alla presidenza della nazione. "Ora", ha detto, "c'è un mix di centinaia di milioni di dollari in campagne per tutti i candidati."


"Alcuni candidati, come [Donald] Trump possono mettere di tasca propria, ma gli altri devono essere in grado di raccogliere, direi, duecento milioni di dollari solo per ottenere la nomination democratica o repubblicana. Questo è il più grande cambiamento in America", ha detto, e per il peggio, aggiungendo che" la sentenza errata della Corte suprema in cui milionari, miliardari possono mettere in quantità illimitate di denaro direttamente nella campagna".


"In un certo senso," Carter ha detto, "si rende la corruzione legale e si fornisce ad essa la possibilità di prevalere, perché quasi tutti i candidati, siano essi sono onesti o no, democratici o repubblicani, dipendono da queste massicce infusioni di denaro da persone molto ricche in modo da avere i soldi per la campagna".


Carter ricorda il suo caso: "In quei giorni in cui ho sfidato Gerald Ford, che era presidente in carica, o poi Ronald Reagan, non abbiamo speso un solo centesimo per finanziare il nostro campagna per correre uno contro l'altro. Ma oggi, è necessario disporre di molte centinaia di milioni di dollari per prevalere. "


Humphrys ha sottolineato un altro cambiamento intercorso in questi anni nella politica degli Stati Uniti: "molti membri della classe media e classe operaia, i bianchi, sono state forma ostile al processo politico". E la risposta per Carter è semplice. “I ricchi finanziano le campagne", e" poi quando i candidati ottengono in carica che fanno ciò che i ricchi vogliono. "


I commenti di Carter alla BBC sono simili a quelle che l'ex presidente ha già fatto nel settembre 2015, in un'intervista con Oprah Winfrey sull'influenza del denaro sulle elezioni, dicendo: "Siamo diventati, oggi, una oligarchia invece che una democrazia". E a quelle nel 2012, quando ha denunciato la "corruzione finanziaria" delle elezioni e "quella stupida sentenza" da parte della Corte Suprema. "Abbiamo uno dei peggiori processi elettorali”.

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