Il movimento di resistenza islamica libanese (Hezbollah) ha catturato ufficiali USA e francesi che sostenevano i gruppi terroristi nella città di Aleppo, a nord della Siria
“In una operazione complessa e precisa, le forze speciali di Hezbollah hanno arrestato un esponente della opposizione armata siriana, insieme ad ufficiali della intelligence statunitense e francese, nelle vicinanze di Aleppo”, secondo quanto riportato da Southlebanon, organo d’informazione on line vicino al movimento libanese.
I militari arrestati, avevano formato un centro di operazioni militari, da dove dirigevano gli attacchi dei gruppi takfiri come Al Nusra, sezione siriana di Al Qaeda, contro l’esercito regolare siriano e i suoi alleati.
La fonte Southlebanon ha aggiunto che i combattenti della resistenza libanese hanno portato a termine l’operazione in risposta agli attacchi dei gruppi terroristi contro la località di Jan Tuman, dove 13 assessori militari iraniani sono morti.
La stessa fonte ha inoltre sottolineato che, in base ad informazioni riportate da Israele, il Fronte Al Nusra aveva lanciato un attacco su grande scala contro l’avamposto di Jan Tuman per uccidere il comandante delle forze del Quds del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica iraniana, il generale di divisione Qasem Soleimani, il quale però non si trovava lì in quel momento.
Il coinvolgimento di paesi stranieri nella crisi siriana non è una novità. La scorsa settimana il portale Web israeliano
DEBKAfile ha rivelato che l’Arabia Saudita e la Turchia hanno fornito missili anticarro Milan al gruppo terrorista Al Nusra con cui ha attaccato le forze della Resistenza Islamica, composta da combattenti di Hzbollah, forze popolari irachene e assessori militari iraniani a Jan Tuman.
Secondo le cifre delle Nazioni Unite il conflitto armato in Siria, già al sesto anno, ha causato fino a ora 400.000 morti.
Traduzione Stefania Russo per l'AntiDiplomatico