L'esercito russo ha ucciso 28.000 terroristi dell'ISIS e di al-Qaeda in Siria


"Secondo le nostre stime, il Fronte Al-Nusra e ISIS avevano circa 80.000 combattenti, all'inizio della nostra operazione. Ventottomila sono già stati eliminati", ha dichiarato, oggi, a Interfax il vice segretario del Consiglio di Sicurezza della Russia, Yevgeny Lukyanov.
E non ha perso l'occasione di confrontare questo risultato, che è stato ottenuto in otto mesi, con la coalizione guidata dagli Usa, ricordando che "ha eliminato 5.000 militanti negli ultimi due anni."
Rispondendo ad alcune previsioni che la Siria si traformi in un nuovo Afghanistan, Lukyanov ha affermato che l'operazione militare della Russia in Iraq non sarà estesa. "Alcuni hanno predetto che sarebbe stato un altro Afghanistan o qualcos'altro. Questo non accadrà mai. Si tratta di un piano militare specifico e limitato", ha precisatp.
Lukyanov ha anche ricordato che come si è già visto Mosca ha ritirato una parte sostanziale delle sue unità in Siria, che di per sé è un segno che ha fatto la differenza nella lotta contro i terroristi, un fatto che può essere solo negato "da persone con obiettivi politici chiari, secondo le proprie interpretazioni," ha aggiunto.
"Non siamo siriani. Noi non combattiamo per la Siria. Devono risolvere i loro problemi da soli", ha aggiunto Lukyanov.
Sul processo di riconciliazione in Siria, il funzionario russo ha sostenuto che è in corso e ha annunciato che più di 100 località siriane hanno riconosciuto come un fatto giuridico e sono conformi alla tregua; tuttavia, ha avvertito che in queste circostanze, le forze che si oppongono a questo processo faranno di tutto per sabotarlo.
Dal 30 settembre 2015 e dopo aver ricevuto una richiesta siriana di aiuto militare per combattere il terrorismo, la Russia conduce una campagna militare, coordinata con l'aviazione siriana contro il gruppo terroristico ISIS e di altre bande che operano nel territorio del paese arabo.

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