Deputato curdo-siriano: "YPG pagherà a caro prezzo l'alleanza con gli Usa"


"Io non sono per un boicottaggio totale degli Stati Uniti, ma non contate su di loro. Questo è un paese pragmatico, preoccupato solo dei propri interessi e indifferente ai curdi, siriani e arabi", ha dichiarato il politico.

Oussi ha riconosciuto il successo del YPG, ma ha sottolineato che per sconfiggere il terrorismo entrambe le unità curde dovrebbero coordinare le loro attività in Siria con le truppe governative in quel paese, così come con la Russia.

"I comandanti delle unità di protezione del popolo curdo avrebbero fatto meglio ad andare nelle trincee russo-siriane, trincee della resistenza nella regione, perché altrimenti potremmo pagare un prezzo caro," ha sottolineato.

Egli ha aggiunto che Washington vuole sfruttare l'eventuale liberazione della città di Raqqa per i propri interessi politici.

"Lo scopo degli Stati Uniti è quello di controllare Raqqa per utilizzare questo successo a Ginevra in opposizione al progetto russo", ha spiegato il deputato che fa parte della delegazione siriana ai negoziati di Ginevra.

Omar Oussi ha anche ricordato che Raqqa non è una città curda ed ha avvertito che anche se i curdi la liberassero, la Turchia sarebbe contraria alla creazione di un nuovo cantone curdo.

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