Assange: Trump imprevedibile, Clinton rappresenta la continuità bellica



Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, va decisamente controcorrente rispetto alla narrazione ufficiale che il mainstream ci propina quotidianamente sulle prossime elezioni presidenziali statunitensi.

Secondo Assange, intervenuto in collegamento Skype dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra dove si trova rifugiato dal 2012, il candidato repubblicano alla presidenza Usa, Donald Trump, sarebbe un’incognita, mentre l’aspirante presidente per il Partito Democratico, Hillary Clinton, rappresenta il proseguimento degli interventi militari statunitensi nel mondo.

«Donald Trump è imprevedibile. Hillary Clinton al contrario, è perfettamente prevedibile, disgraziatamente», questa la posizione del giornalista espressa in occasione del forum internazionale «La nuova era del giornalismo: addio al mainstream». Evento a cui Assange è stato costretto a partecipare in collegamento Skype perché ancora costretto a rimanere nell’ambasciata ecuadoriana in quel di Londra, dove si trova rinchiuso dal 2012 nonostante il paese sudamericano gli abbia accordato asilo politico.

Julian Assange ha inoltre aggiunto che la Clinton appartiene allo stesso partito del presidente Obama, e che si tratta di un «falco che avrà il potere di avviare molte guerre, anche se durante la sua campagna elettorale ha affermato di voler porre fine a questa politica».

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