Portavoce Casa Bianca: "Attaccare le forze siriane trascinerebbe gli Stati Uniti in una grande guerra"


"Un attacco contro le forze di Bashar al-Assad porterebbe ad una grande guerra nella regione", ha dichiarato Earnest, Portavoce della Casa Bianca in risposta alla richiesta di diversi diplomatici degli Stati Uniti in merito ad un eventuale attacco contro la Siria.

Il portavoce degli Stati Uniti ha spiegato che è difficile immaginare come Washington possa usare il suo potere militare contro il governo di Damasco, senza entrare in una guerra più ampia nella zona, temendo che causerebbe vittime civili in Siria.

In questo contesto, ha sottolineato che per gli Stati Uniti non è possibile utilizzare una azione militare contro la Siria sulla base di un piano legale e autorizzato, in considerazione del fatto che la Siria è un "paese sovrano", che è anche supportato sia dalla Russia che dall'Iran.

Ha aggiunto che ogni azione militare contro il governo di Damasco porterebbe al fallimento tutti gli sforzi fatti finora per sconfiggere l'ISIS Siria e in Iraq.

Le dichiarazioni di Earnest eri sono una reazione alla proposta firmata da 51 funzionari del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. In realtà, il segretario di Stato USA, John Kerry, si è riunito martedì scorso con 10 di loro.

I diplomatici statunitensi, criticando la gestione dell'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, hanno sostenuto che le truppe nordamericane dovrebbero attaccare la Siria per costringere il governo siriano a negoziare la pace nel paese arabo.

A questo proposito, il portavoce della Casa Bianca ha dichiarato che non ha ben compreso la proposta, chiedendo: "Questo significa semplicemente che ci sono una serie di attacchi missilistici (contro la Siria), e poi passare un mese cercando di negoziare di nuovo, e se non Va bene, siamo in grado di lanciare nuovi attacchi con i missili? ".

In ogni caso, dopo aver descritto la proposte come un "pendio scivoloso" Earnest ha ricordato che la misura proposta dai diplomatici è stata considerata in precedenza, ma Obama è convinto che tale azione non beneficia gli Stati Uniti.

Le più recenti da NOTIZIE BREVI

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa