NYT: Dopo ogni attacco terroristico bisogna guardare all'Arabia Saudita


Qual è paese islamico così filo-americano che ha una statua di Bill Clinton (nella capitale)? Che paese islamico ha avuto più cittadini all'estero a combattere per l'ISIS rispetto a qualsiasi altro in Europa?, Sono i quesiti che ha posto Il New York Times nel suo articolo.

La risposta a ogni domanda è il Kosovo, in Europa sud-orientale, un paese colpito da l'ideologia wahhabita finanziata dall'Arabia Saudita, ha riferito il giornale. A questo proposito, si sottolinea che quando si verifica un attacco terroristico, tutti gli occhi sono focalizzati su nemici come ISIS o al-Qaeda, "ma forse dobbiamo anche guardare ai nostri amici, come l'Arabia Saudita."

Nell'articolo si aggiunge che, per decenni, l'Arabia Saudita ha finanziato e promosso una versione wahhabita dura e intollerante, in nome dell'Islam, in tutto il mondo, producendo un numero elevato di terroristi.

Inoltre, si evidenzia che l'Arabia Saudita e altri paesi del Golfo hanno investito soldi in questa nuova nazione negli ultimi 17 anni e ampliato l'estremismo wahabita fra i giovani di questo paese. Il risultato è che, secondo il governo del Kosovo, 300 kosovari hanno viaggiato a Siria e Iraq per unirsi all'ISIS e combattere.

Si precisa, però, che questo non è un problema solo in Kosovo, ma un problema globale, come molti paesi pacifici sono colpiti dall'estremismo promosso dall'Arabia Saudita.

A questo proposito la pubblicazione pone cime esempio altri paesi pacifici come la Bosnia, l'Albania, Mali, Burkina Faso e Niger, dove ci sono scuole dove si insegna l'ideologia wahhabita promossa da Riyadh.

Nell'articolo si avverte che è giunto il momento per il mondo di chiedere all'Arabia Saudita sul suo ruolo nella diffusione del terrorismo.

Secondo le statistiche non ufficiali, dal 1960 l'Arabia Saudita ha speso circa un miliardo di dollari in scuole e moschee di tutto il mondo al fine di promuovere il wahhabismo.

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