"Oggi ad Aleppo e Idlib i gruppi armati hanno mano libera per commettere crimini di guerra e altre violazioni del diritto internazionale umanitario impunemente", si legge nel dossier pubblicato da Amnesty International.

La relazione rileva, in particolare, che il Fronte Al-Nusra (un ramo di Al-Qaeda in Siria), il Movimento Nur al-Din Zinki, il Fronte Al-Shamia, Ahrar al-Sham e la 16a Divisione, sono gruppi che, in base alle prove fornite ricevono finanziamento ed il sostegno da Arabia Saudita, Turchia, Stati Uniti e Emirati Arabi Uniti (EAU).

AI chiede a questi paesi e di tutti i paesi coinvolti in Siria a mettere sotto pressione i gruppi armati a cessare gli abusi del loro potere e rispettare le leggi di guerra e normative in materia aree di conflitto.

"Gli Stati che sono membri del gruppo di supporto internazionale per la Siria, compresi gli Stati Uniti, Qatar, Turchia e Arabia Saudita, che sono coinvolti nei negoziati sulla Siria devono fare pressione sui gruppi armati per porre fine agli abusi e rispettare le leggi", si evidenzia nel documento.

Allo stesso tempo, si esorta gli Stati membri a fermare la spedizione di armi e attrezzature militari poiché queste sarebbero state usate contro la popolazione civile ad Aleppo e in altre aree sotto il controllo dei terroristi.

È ampiamente dimostrato che l'Arabia Saudita e Turchia sostengono e forniscono assistenza finanziaria ai gruppi terroristici attivi in ​​Siria che lottano per rovesciare il legittimo governo del presidente siriano Bashar al-Assad.